The Playboy Club: differenze tra le versioni
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Dopo prime anticipazioni rese note nel dicembre 2010<ref name=var>{{cita news|url=http://www.variety.com/article/VR1118028806?refCatId=14|titolo=NBC gets key to Playboy|autore=Michael Schneider|pubblicazione=Variety|data=10 dicembre 2010|accesso=19 agosto 2011|lingua=en}}</ref>, il [[5 gennaio]] [[2011]] la [[NBC]] confermò di aver ordinato un [[episodio pilota]] ambientato negli anni '60 e incentrato su un gruppo di donne che lavorano come "conigliette" in un Playboy Club. La [[sceneggiatura]] era stata scritta da [[Chad Hodge]], anche produttore della serie, in quel momento nota con il [[titolo di lavorazione]] ''Playboy''<ref name=deadline>{{cita news|url=http://www.deadline.com/2011/01/nbc-picks-up-1960s-playboy-drama-to-pilot/|titolo=NBC Picks Up 1960s Playboy Drama To Pilot|autore=Nellie Andreeva|pubblicazione=Deadline|data=5 gennaio 2011|accesso=19 agosto 2011|lingua=en}}</ref>. Tale progetto era già stato concepito una prima volta nel 2009 con il titolo provvisorio ''Bunny Tales''<ref name=var/>. La produzione venne affidata alla [[20th Century Fox|20th Century Fox Television]] e alla [[Imagine Entertainment|Imagine Television]]; tra i produttori esecutivi figura anche il premio Oscar [[Brian Grazer]], pluri-premiato agli Emmy grazie a diversi programmi televisivi di successo tra cui ''[[24 (serie televisiva)|24]]'' e ''[[Arrested Development - Ti presento i miei]]''<ref name=deadline/>. [[Regista]] del pilot fu [[Alan Taylor]], che aveva già diretto il primo episodio di ''[[Mad Men]]'', serie ambientata nello stesso periodo storico<ref>{{cita news|url=http://www.deadline.com/2011/01/several-broadcast-pilots-book-directors/|titolo=Several Broadcast Pilots Book Directors|autore=Nellie Andreeva|pubblicazione=Deadline|data=28 gennaio 2011|accesso=19 agosto 2011|lingua=en}}</ref>.
A [[Hugh Hefner]], fondatore dell'impero di [[Playboy]], fu data la possibilità di partecipare al processo creativo della serie, anche se decise di non sfruttarla<ref name=TVLine>{{cita news|url=http://www.tvline.com/2011/08/nbc-playboy-club-hugh-hefner/|titolo=NBC's Playboy Club: The Bare Facts About Hugh Hefner's Involvement|autore=Megan Masters|pubblicazione=TVLine|data=1º agosto 2011|accesso=20 agosto 2011|lingua=en}}</ref>. L'ideatore e produttore Chad Hodge spiegò che comunque Hefner rimaneva vicino alla serie e lo definì molto felice del lavoro che stavano facendo<ref name=TVLine/>. Inoltre, Hugh Hefner è la voce narrante all'inizio e alla fine dell'episodio pilota ed inizialmente doveva esserlo anche per gli episodi successivi, prima che gli autori decidessero di eliminare completamente la voce narrante a partire dal secondo episodio<ref>{{cita news|url=http://www.tvguide.com/News/Playboy-Club-Hugh-Hefner-1035887.aspx|titolo=Exclusive: Hugh Hefner Won't Be Narrating NBC's The Playboy Club|autore=Michael Schneider|pubblicazione=TV Guide|data=1º agosto 2011|accesso=20 agosto 2011|lingua=en}}</ref>. Il personaggio di Hugh Hefner da giovane sarà presente in più di un episodio, ma con un ruolo minore<ref name=TVLine/>.
Presentando la serie ai media, Chad Hodge affermò di aver scritto una sceneggiatura basata sul rafforzamento del ruolo della donna, su chi le protagoniste possono diventare e su come usano la loro posizione per ottenere ciò che desiderano<ref>{{cita news|url=http://www.kansascity.com/2011/08/08/3063992/tca-selling-sex-as-empowerment.html|titolo=TCA: Selling sex as 'empowerment'|autore=Aaron Barnhart|pubblicazione=The Kansas City Star|data=8 agosto 2011|accesso=21 agosto 2011|lingua=en}}</ref>. Tale asserzione generò indignazione in parte del mondo [[femminismo|femminista]], che contestò l'accostamento dell'[[empowerment]] della donna con le "conigliette" dei Playboy Club<ref name=huffingtonpost>{{cita news|url=http://www.huffingtonpost.com/shannon-kelley/playboy-bunnies-hollywood_1_b_923237.html|titolo=Playboy Bunnies: Hollywood's Vision of Female Empowerment?|autore=Barbara Kelley e Shannon Kelley|pubblicazione=Huffington Post Woman|data=10 agosto 2011|accesso=21 agosto 2011|lingua=en}}</ref>. Inoltre, i produttori dovettero rispondere anche alle accuse mosse dal [[Parents Television Council]] e da alcune associazioni contro la pornografia, spiegando che si tratta di una serie più divertente che sensuale e che le protagoniste sono presentate come ragazze intelligenti, forti, che aspirano ad avere successo nella vita<ref name=latimes>{{cita news|url=http://latimesblogs.latimes.com/showtracker/2011/08/tca-2011-playboy-club-to-be-more-fun-than-racy.html|titolo=TCA 2011: 'The Playboy Club' more 'fun' than racy, executive says|autore=Greg Braxton|pubblicazione=Los Angeles Times|data=1º agosto 2011|accesso=20 agosto 2011|lingua=en}}</ref>. Il produttore esecutivo Ian Biederman, in particolare, spiegò che si tratta di una serie leggera dal punto di vista dei contenuti, caratterizzata da molto divertimento e ricca di musiche e vivacità<ref name=latimes/>. Per quanto riguarda il paragone fatto da alcuni critici con la serie dell'[[AMC]] ''[[Mad Men]]'', Biederman dichiarò che l'unico punto in comune tra le due serie è il periodo storico in cui sono ambientate, mentre per il resto sono molto diverse, con due stili differenti e ''The Playboy Club'' gode di molta più vivacità<ref name=TVG>{{cita news|url=http://www.tvguide.com/News/Playboy-Club-Mad-Men-Racy-1035910.aspx|titolo=Playboy Club Producer: It’s Not Mad Men and It's Not So Racy|autore=Natalie Abrams|pubblicazione=TV Guide|data=1º agosto 2011|accesso=20 agosto 2011|lingua=en}}</ref>. Inoltre, uno degli elementi che più differenzia la serie fu indivudato nelle musiche; nella serie saranno ricostruite diverse esibizioni musicali degli artisti dell'epoca, tra cui [[Sammy Davis Jr.]], [[Ray Charles]], [[Sam Cooke]] e [[Frank Sinatra]]<ref name=buzz>{{cita news|url=http://www.buzzsugar.com/Playboy-Club-Mad-Men-Differences-18537959|titolo=The Playboy Club and Mad Men Differences|autore=Becky Kirsch|pubblicazione=BuzzSugar|data=1º agosto 2011|accesso=20 agosto 2011|lingua=en}}</ref>.
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