Gerry Schum: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Studia a Monaco di Baviera nell'Istituto per il Film e la Televisione e a Berlino nella Accademia del Film e della Televisione. Produce subito nel 1967 due documentari per la TV sul mercato dell'arte. Fu importante per aver proposto nel dibattito critico film e video come mezzi autonomi per la produzione e la comunicazione dell'arte contemporanea, che potevano aggirare il sistema dell'arte (musei e gallerie) attraverso la trasmissione televisiva delle opere video prodotte, sottraendole così alla privatizzazione e alla tesaurizzazione praticata dal collezionismo.<ref>Schum: scavalcando "l'eterno triangolo di studio, galleria, collezionista."</ref> Si impose all'attenzione internazionale con il suo film [[''Land art'']], che documentava le grandi installazioni prodotte dagli artisti americani di Earth Art collocate nei deserti degli Stati Uniti che andavano a modificare e interagire sul paesaggio naturale. Nel 1969 annuncia l'apertura a Dusseldorf la sua Television Gallery, proponendo film di otto artisti. Trasferito in video ''Land Art''<ref>Il titolo del film fu un neologismo coniato da Schum che da subito venne utilizzato come nuovo nome della Earth Art, che da allora cadde in disuso.</ref> fu acquistato e trasmesso nell'aprile 1969 da una rete televisiva berlinese, la Freies Berlin, e l'anno successivo Schum produsse ''Identifications'' intervistando le azioni di innumerevoli artisti come Joseph Beuys, Mario Merz, Alighiero Boetti, Daniel Buren, Walter De Maria, Richard Long e Giliberto Zorio. Come sempre accade la novità di Land art fu mostrata negli spazi d'arte più importanti d'America e d'Europa, ispirando nuovi scenari di business consentiti dall'uso del video, dando il via a molte imprese che tentarono il successo con la produzione di [[w:Videoarte|videoarte]].<br />