Maria Clotilde di Savoia: differenze tra le versioni

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Modesta, ma fiera: all'[[Eugenia de Montijo|imperatrice Eugenia]], che non proveniva da una famiglia reale, ma voleva insegnarle come dovesse andar vestita, rispose: "Signora, Voi dimenticate che io sono nata a corte".
 
Scoppiata la rivoluzione a Parigi nel [[1870]], decise di rimanere nella città in rivolta, malgrado le insistenze del padre perché rientrasse in patria. Clotilde gli rispose con una famosa lettera, che riassumeva tutta la sua vita, improntata ai doveri di una principessa di Casa Savoia. Fuggiti tutti i Bonaparte (l'imperatrice Eugenia lasciò la capitale travestita) e proclamata la repubblica, Clotilde di Savoia lasciò per ultima, sola, in pieno giorno, Parigi, con la sua carrozza scoperta e le sue insegne. La guardia repubblicana le rese gli onori.
 
{{quote|Dopo [[battaglia di Sedan|Sedan]], proclamata a Parigi la decadenza della dinastia napoleonica, fuggita il [[4 settembre]] [[1870]] l'[[Eugenia de Montijo|imperatrice reggente]], la principessa Clotilde, sdegnando i consigli di chi le raccomandava di allontanarsi immediatamente, non volle partire che l'indomani mattina, dopo ascoltata la sua solita messa, dopo fatta ai suoi prediletti infermi del vicino ospedale la sua solita visita; ed al suggerimento di fare alzare i cristalli della carrozza perché la gente affollata nelle vie non la riconoscesse, rispose con le nobili parole: ''Peur et Savoie ne se sont jamais rencontrées'', "La paura e i Savoia non si sono mai incontrati"; e a fronte alta, nella sua vettura, [...], da principessa e non da fuggitiva, partiva dalla città insorta, senza che alcuno osasse farle affronto, anzi inchinata da tutti.|[[Giuseppe Fumagalli]], ''Chi l'ha detto?'', X ed. riveduta e aumentata, Hoepli, Milano, 1989, p. 374.}}
Fuggiti tutti i Bonaparte (l'imperatrice Eugenia lasciò la capitale travestita) e proclamata la repubblica, Clotilde di Savoia lasciò per ultima e sola, in pieno giorno, Parigi, con la sua carrozza scoperta e le sue insegne. La guardia repubblicana le rese gli onori.
 
Profondamente religiosa, subì i comportamenti libertini e la vita dissipata del marito, che in seguito l'abbandonò, lasciandola in ristrettezze economiche. Il [[10 luglio]] [[1942]] ebbe inizio la sua causa di beatificazione.<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/92230 Serva di Dio Maria Clotilde di Savoia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Fu detta "la santa di Moncalieri", dal nome del castello dove s'era ritirata.