Utente:Dr Zimbu/Sandbox: differenze tra le versioni

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= <span style="background:#ffffaa; color:#444444">[[Teoria della fattorizzazione]]</span><sup>[?!]</sup> =
 
Per ottenere una "buona" teoria della fattorizzazione, si considerano in genere solo anelli [[anello commutativo|commutativi]], [[anello unitario|unitari]] e privi di divisori dello zero (ovvero [[dominio d'integrità|domini d'integrità]]). In un anello non commutativo, le definizioni diventano più complesse da maneggiare<span, style="background:#ffffaa;ma color:#444444">possono comunque essere date, pur con alcune differenze; ad esempio [[Adolf Hurwitz]]</span><sup>[la transizione]</sup> usò una forma di fattorizzazione unica nell'anello non commutativo dei [[quaternioni]] a coefficienti interi o [[semidispari]] (detti [[Quaternione di Hurwitz|quaternioni di Hurwitz]]) per dimostrare il [[teorema dei quattro quadrati]] in modo analogo alla dimostrazione del [[teorema di Fermat sulle somme di due quadrati]] attraverso gli [[intero gaussiano|interi gaussiani]].<ref><span style="background:#ffffaa; color:#444444">Bolker,..</span><sup>[completa]</sup></ref>
 
== Origini ==
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Nel Settecento, per dimostrare l'[[ultimo teorema di Fermat]] (che afferma che l'[[equazione diofantea]] <math>x^n+y^n=z^n</math> non ha soluzioni intere per ''x'', ''y'' e ''z'' diversi da 0 e ''n'' > 2), [[Eulero]] usò alcune proprietà che, viste retrospettivamente, si basano sul fatto che alcuni anelli di [[intero algebrico|interi algebrici]] possiedono la proprietà di fattorizzazione unica; i suoi metodi furono ampliati e generalizzati nell'Ottocento. Nel 1847, [[Gabriel Lamé]] annunciò di star lavorando su una dimostrazione generale, che si basava sulla scomposizione (valida per ''n'' dispari)
:<math>x^n+y^n=(x+y)(x+\xi y)(x+\xi^2 y)\cdots(x+\xi^{n-1}y)</math>
dove <math>\xi</math> è una [[radice dell'unità]] ''n''-esima primitiva. Supponendo che esista una soluzione dell'equazione, poiché ''z<sup>n</sup>'' è una potenza ''n''-esima e i fattori a destra sono tutti coprimi, ne deduceva che ognuno era una potenza ''n''-esima. [[Joseph Liouville]] fece tuttavia notare che questo risultato dipendeva dal fatto che l'anello <math>\mathbb{Z}[\xi_n]</math> era a fattorizzazione unica, <span style="background:#ffffaa; color:#444444">mentre già tre anni prima [[Ernst Kummer]] aveva fatto notare che questa proprietà falliva per ''n'' = 23.</span><sup>[nota?]</sup> Kummer stesso sviluppò nuovi metodi, che permettevano di aggirare il problema per molti esponenti (quelli che chiamò [[primo regolare|primi regolari]]); le sue idee, nella forma che poi le diede [[Richard Dedekind]], formarono la base del concetto di [[ideale (matematica)|ideale]] e dello studio degli [[anello (algebra)|anelli]].
 
== Definizioni fondamentali ==
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Una fattorizzazione in irriducibili, o in primi, può essere "tradotta" nel linguaggio degli ideali: se infatti <math>a=x_1\cdots x_k</math>, allora, a livello di ideali <math>(a)=(x_1)\cdots(x_k)</math>: questo punto di vista permette di eliminare l'ambiguità relativa ai fattori tra loro associati, in quanto questi generano lo stesso ideale. Se la fattorizzazione è unica, ovvero se gli ''x<sub>i</sub>'' sono primi, allora gli ideali (''x<sub>i</sub>'') sono primi; quindi se ''A'' è un dominio a fattorizzazione unica allora ogni ideale principale può essere espresso come prodotto di ideali primi principali.
 
<spanIn style="background:#ffffaa;quest'ordine color:#444444">Questodi suggerisceidee, di</span><sup>[bah]</sup>si possono considerare gli anelli in cui gli ideali possono essere espressi come prodotto di ideali primi: essi sono detti [[dominio di Dedekind|domini di Dedekind]]. Qui, sebbene gli ideali principali sono prodotto di ideali primi, non è detto che questi siano principali: in effetti un dominio di Dedekind è un UFD se e solo se è [[dominio ad ideali principali|ad ideali principali]]; in caso contrario, si può "misurare" quando ''A'' è lontano dall'essere a fattorizzazione unica mediante un [[gruppo (matematica)|gruppo]] ad esso associato, detto [[gruppo delle classi]].
 
Queste nozioni permettono di riparafrasare in linguaggio moderno la dimostrazione di Kummer riguardante l'ultimo teorema di Fermat: in questo caso, infatti, si considera la fattorizzazione in ideali
<span style="background:#ffffaa; color:#444444">UTF & Kummer</span>
:<math>(z)^n=(z^n)=(x^n+y^n)=(x+y)(x+\xi y)(x+\xi^2 y)\cdots(x+\xi^{n-1}y)</math>
e si arriva alla conclusione che ogni ideale principale <math>(x+\xi^i y)</math> è uguale ad ''I<sup>n</sup>'' per un ideale ''I''. Se ''n'' è un [[primo regolare]], ovvero se non divide la cardinalità del gruppo delle classi di <math>\mathbb{Z}[\xi_n]</math> (che è finito) allora anche ''I'' dovrebbe essere principale; da questo poi si arriva ad una contraddizione.
 
== Note ==