Confronto: differenze tra le versioni

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Viene comunemente indicata invece come '''confronto all'americana''' la procedura di riconoscimento di un criminale eseguita sottoponendo una fila di sospettati all'esame visivo di testimoni oculari o delle vittime di un crimine, ponendo questi ultimi al sicuro in un ambiente contiguo, protetti alla vista grazie a un sistema di falsi specchi o di vetri oscurati.
 
Questa procedura, utilizzata spesso nei distretti di polizia [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] fino a qualche anno fa (oggisuccessivamente sivenne preferisceadottata la tecnica di far "sfilare" i sospettati uno per volta o di mostrare ai testimoni le immagini di un archivio fotografico digitalizzato), in lingua inglese va sotto il nome di ''identification''; il termine usato in Italia prende origine dalla tradizione di inserire la scena che descrivedescriveva questa procedura in molti [[film]] e [[telefilm]] polizieschi girati negli Stati Uniti.
 
Attualmente il sistema del confronto è stato dichiarato obsoleto. Nell'[[Illinois]] una lunga ricerca ufficiale aveva rivelato l'alta frequenza di errore da parte della vittima o del testimone oculare: dei 75mila sospetti scelti ogni anno con questo sistema, circa un terzo (25mila), risultavano sbagliati e almeno 200 condannati in via definitiva sono stati poi scagionati dalla ben più decisiva prova del [[DNA]] <ref name= Zucconi> [http://www.repubblica.it/esteri/2011/08/30/news/addio_confronto_americana-21024126/?ref=HRERO-1 Vittorio Zucconi: ''Se gli Stati Uniti ripudiano il confronto all'americana'' - ''Repubblica.it'', 30 agosto 2011]</ref>
 
In alcune contee le comparse chiamate a sfilare insieme al sospettato, chiamate in gergo ''fillers'' (riempitivi), erano detenuti che la polizia ricompensava con denaro o con piccoli sconti di pena. In altre erano cittadini presi per la loro somiglianza con il sospetto, o agenti di polizia, o volontari iscritti ad apposite liste comunali e chiamati di volta in volta in base alle loro caratteristiche fisiche.<ref name= Zucconi />
 
Studi condotti in vari stati della Confederazione hanno poi dimostrato che la possibilità di falsa identificazione era ancora più alta quando i sospettati venivano mostrati uno per volta, fino al 60% dei casi. Alcuni [[psicologo|psicologi]] dell'Università dello [[Iowa]] hanno poi notato come spesso le "comparse" e il "sospetto" tendano a inviare involontariamente segnali a chi deve effettuare il riconoscimento, e che questi segnali vengano inconsciamente colti dal testimone dall'altra parte del vetro; a volte, inoltre, sono gli investigatori stessi a influenzare la decisione di quest'ultimo, chiedendogli ad esempio se è proprio sicuro o se preferisce riflettere ancora.<ref name= Zucconi />
 
== Note ==
<references/>
 
{{Portale|diritto}}