Mercè Rodoreda: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Mercè
|Cognome = Rodoreda i GurguiGurguí
|Sesso = F
|LuogoNascita = Barcellona
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==Biografia==
Figlia unica di genitori amanti della letteratura, Mercè Rodoreda passa la sua infanzia nella città di Barcellona. Il nonno materno Pere GurguiGurguí ha un ruolo importante nella sua formazione e le trasmette un profondo sentimento catalanista, che la accompagnerà per tutta la vita.
 
A soli venti anni sposa lo zio Joan GurguiGurguí, quattordici anni più grande di lei. Nel [[1929]] nasce Jordi, il suo primo e unico figlio. Il suo matrimonio va avanti nella monotonia e nella crisi.
 
Mercè Rodoreda cerca di sfogarsi con la scrittura e con l'impegno politico. Durante gli anni dell'indipendenza della Catalogna entra a far parte del Commissariato di Propaganda della Giunta di Catalogna; inizia altresì a scrivere i primi romanzi e a collaborare con diverse pubblicazioni, fra le quali citiamo ''La voceVeu dellade CatalognaCatalunya'' (La Voce della Catalogna) e ''La pubblicitàPublicitat'' (La Pubblicità).
 
Le sue prime opere narrative sono quattro romanzi, che in seguito ripudierà perché considerati frutto della sua inesperienza. Di queste opere salva soltanto ''Aloma'' che riscriverà, convertendola in un'opera completamente differente nel [[1969]].
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Credendo che il suo esilio sarebbe stato breve, Mercè Rodoreda lascia a Barcellona, affidandolo a sua madre, il figlio Jordi.
 
Nel [[1958]] scrive una raccolta di ventidue racconti, ''Vint-i dos contes'', edita in [[Italia]] col titolo ''Colpo di Luna''. La raccolta vince il premio letterario ''VictorVíctor Català''. Colpo di luna è un mosaico di racconti di amori improvvisi e sfioriti, storie di vita quotidiana, pervase da un profondo realismo, eclatanti per la loro drammatica e ordinaria semplicità.
 
Nel [[1962]] scrive ''La plaça del Diamant'', ([[La piazza del Diamante]]), che universalmente è conosciuta come la principale opera mai scritta in [[lingua catalana]], che a pieno titolo può essere considerata un capolavoro della letteratura europea del dopoguerra.
Ambientata nel quartiere barcellonese di ''GraciaGràcia'', il romanzo è la storia della ''Colometa'', una donna alla quale la guerra distruggerà la vita e le illusioni. Mercè Rodoreda racconta magistralmente, con il suo stile narrativo agile e diretto, con periodi di un rigo appena, la noia, la solitudine femminile, l'attesa, le ansie e le insoddisfazioni di una donna come tante altre, immersa e sommersa nell'interminabile monotono quotidiano.
 
Nel [[1966]] Rodoreda scrive ''La via delle camelie'' (El carrer de les camèliesCamèlies), che ottiene vari riconoscimenti letterari, e l'anno dopo la raccolta di racconti ''La mia Cristina e altri racconti'' (La meva Cristina i altres contes).
 
Nel [[1972]] tramontando l'era franchista la Rodoreda ritorna in Catalogna e va a vivere nel piccolo centro di [[Romanyà de la Selva]]. Qua completerà ''Lo Specchiospecchio Rottorotto'' (El Mirall trencat, [[1974]]), alcuni racconti ''Viaggi e fiori'' (Viatges i flors) e scriverà anche il suo ultimo romanzo ''Quanta, quanta guerra'' (Quanta, quanta guerra... [[1980]]).
 
Nel [[1980]] riceve il premio d'onore della Letteratura Catalana e diventa socio onorario dell'Associazione di scrittori in lingua catalana.
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L'opera della Rodoreda è stata comparata, per il suo stile e per la sua capacità descrittiva, a quella di [[Virginia Woolf]], scrittrice - quest'ultima - che la catalana ammirava.
 
Le opere della Rodoreda hanno quasi sempre per protagonista un personaggio femminile e sono spesso ambientate nei luoghi dove la scrittrice aveva trascorso la sua infanzia, principalmente nel quartiere di ''GraciaGràcia''. Le protagoniste dei suoi romanzi sono spesso donne fragili, ma in grado al contempo di dimostrare una grande forza interiore.
 
Lo stile narrativo è, come si è già detto, diretto, agile e caricato di realismo e simbolismo.
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La Rodoreda riesce a descrivere, come nessun altro scrittore aveva fatto, la società catalana del ventesimo secolo, e i cambiamenti che dovrà sopportare per gli eventi storici infausti, che vedono il soccombere della straordinaria esperienza della Catalogna socialista e anarchica del periodo [[1936]] - [[1939]].
 
==Opere Principaliprincipali==
 
* Aloma (Aloma, 1938)
* Colpo di Luna e altri racconti (Vint-i-dos contes, 1958)
* [[La piazza del Diamante]] (La Plaçaplaça del diamantDiamant, 1962)
* La via delle Camelie, (El carrer de les camèliesCamèlies, 1966)
* Il giardino sul mare (Jardí vora el mar, 1967)
* La mia Cristina e altri racconti (La meva Cristina i altres contes, 1967)
* Lo specchio rotto (El Mirall Trencattrencat, 1974)
* Semblava de seda i altres contes (1978)
* Viaggi e fiori (Viatges i flors, 1980)