Cronovisore: differenze tra le versioni

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Mancanza di prove: aggiunto condizionale, il parere della studiosa non costituisce prova. Aggiunta risposta della controparte per imparzialità (anch'essa con condizionale)
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Quanto poi alla presunta ed eccezionale immagine del volto di Cristo, già pochi mesi dopo la sua divulgazione, Alfonso De Silva, un lettore di Roma, in una lettera inviata al ''Giornale dei misteri'' (n. 17 del 72), spiegava come essa fosse null'altro che la fotografia di una scultura lignea, opera del [[1931]] dello scultore spagnolo [[Lorenzo Cullot-Valera]], di cui lui era in possesso avendola acquistata per la somma di 100 [[Lira Italiana|Lire]] nel ''Santuario dell'Amore Misericordioso'' di [[Collevalenza]], presso [[Todi]],<ref name="Todi" >Un confronto tra le due immagini può essere visto nella seguente versione del citato articolo di Massimo Polidoro [http://www.antikitera.net/articoli.asp?ID=33] (in formato [[Portable Document Format|PDF]])</ref> presso cui il crocifisso è conservato dal [[1965]].<ref>[http://www.collevalenza.it/riviste/2005/Riv0705/Riv0705_11.htm ''Voce del Santuario''] di Collevalenza, giugno 2005</ref>
 
Non migliore è stata la sorte della presunta trascrizione del ''[[Tieste (Ennio)|Tieste]]'' di ''[[Quinto Ennio|Ennio]]''. L'inautenticità del documento èsarebbe stata provata dalla studiosa Katherine Owen Eldred, una classicista di formazione [[Università di Princeton|princetoniana]], servendosi di argomentazioni puramente linguistiche. La trascrizione infatti, se da un lato include quasi tutti i frammenti già noti dell'opera, dall'altro si rivelarivelerebbe stranamente breve e i frammenti già noti, precedentemente stimati essere la decima parte dell'opera, copronocoprirebbero invece ben il 65% dell'intera trascrizione. Inoltre nelle parti nuove èsarebbe frequente la ricorrenza di parole appartenenti ad una [[lingua latina]] di gran lunga posteriore (250 anni) all'epoca della scrittura della [[tragedia]]. Infine l'eccessiva frequenza con cui si presentano alcune parole èsarebbe indice di una estensione e una varietà [[lessico|lessicale]] che, se possono essere considerate eccellenti perfino in un fine latinista moderno (come l'Ernetti era), risultanorisulterebbero invece limitate e povere se attribuite ad un sommo poeta come Ennio.<ref>Peter Krassa. ''Op. cit.'' in ''Bibliografia'', 2000.</ref> Le affermazioni di Katherine Owen Eldred sono state successivamente contestate da Francoise Brune, che nel suo libro sul Cronovisore (capitolo 5) dimostrerebbe come la traduzione della studiosa sia "frettolosa" e contenente svariati errori grammaticali nonché lessicali <ref>François Brune. Cronovisore, Edizioni Mediterranee, Roma, 2003, ISBN 88-272-1494-1, Capitolo 5</ref>.
 
Lo stesso autore riferisce poi nel suo libro che un nipote del monaco avrebbe raccolto, in punto di morte, una confessione in cui padre Ernetti, negando l'esistenza del cronovisore, avrebbe ritrattato ogni circostanza.