Benedetto Sinigardi: differenze tra le versioni
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Figlio di Tommaso Sinigardi e di Elisabetta Tarlati era, dunque, di nobile e facoltosa famiglia. Nel [[1211]], dopo aver assistito una predica di [[San Francesco d'Assisi]] ad Arezzo in Piazza Grande decise di entrare in convento. Ricevette l’abito direttamente da San Francesco. Nel [[1217]] fu nominato Provinciale delle Marche e successivamente partì missionario in [[Grecia]], [[Romania]] e [[Turchia]]. Giunse infine in [[Terra Santa]] e vi rimase 16 anni come Provinciale.
Tornò ad Arezzo e trascorse i suoi ultimi anni nel convento di Poggio del Sole, poi demolito, dove morì in tarda età. Fu lui a commissionare ad un ignoto pittore la croce ancora oggi conosciuta come ''croce del Beato Benedetto'' e che si trova oggi nella Basilica di San Francesco dov’è anche la sua salma. A far da sfondo a questa croce [[Piero della Francesca]] dipinse, due secoli dopo, il ciclo delle ''[[Leggenda della Vera Croce (Piero della Francesca)|Leggenda della Vera Croce]]''. Una tradizione considera il Beato Benedetto l’iniziatore della recita dell’[[Angelus]]: recitava infatti quotidianamente l’antifona ''Angelus locutus est Marie'' e questa sua devozione si diffuse prima fra i francescani e poi a tutti i fedeli. Non si tratta esattamente del testo attuale ma il contenuto e la scelta dei tempi nella giornata erano i medesimi. Tale tradizione trovò un sorprendente e autorevole sostenitore in [[papa Giovanni Paolo II]] che il [[23 maggio]] [[1993]] pregò sulla tomba del beato e, prima di recitare l’Angelus disse, fra l’altro ''..-ci troviamo nel luogo dove, secondo la tradizione, è nata l’usanza di recitare l’Angelus...''
La memoria del Beato è il [[13 agosto]].
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