Teritucme: differenze tra le versioni
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Secondo il racconto di Ctesia<ref>La vicenda, narrata da Ctesia, nel suo XVIII libro, è riportata nella Biblioteca di Fozio ([http://books.google.it/books?id=U7fRfrE92GgC&pg=PA180&lpg=PA180&dq=%22Ctesia+Teritucme&source=bl&ots=EesNBUuYpx&sig=koN7D3lKbL-EpqBtDVP5T1XVwYo&hl=it&ei=ErtjTs-AOZHWsgbgn_WLCg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CB8Q6AEwAQ#v=onepage&q=%22Ctesia%20Teritucme&f=false traduzione italiana on line]: Giuseppe Compagnoni, ''Biblioteca di Fozio patriarca di Costantinopoli tradotta in italiano'', volume I, Milano 1836, p.179 e seguenti).</ref>, Teritucme, innamoratosi della propria sorella, Rossane, avrebbe progettato di uccidere la moglie Amestris chiudendola in un sacco e facendola colpire da trecento uomini. Sarebbe stato tuttavia tradito e ucciso da Udiaste, che lo sostituì quindi a capo della satrapia. Il figlio di Udiaste, Mitridate, rimase invece fedele al figlio di Teritucme, ribellandosi al proprio padre.
Per volere della regina
Quando Arsace salì al trono come Artaserse, dopo la morte del padre, influenzato da Stateira, fece uccidere Udiaste e creò al suo posto satrapo dell'Ircania il figlio che gli si era ribellato, Mitridate.
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