Moog: differenze tra le versioni

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=== Modular ===
{{Vedi anche| Modular}}
Il nome è probabilmente quello più strettamente legato all'idea di sintetizzatore: negli anni sessanta Robert ha aperto la strada al concetto di controllo in tensione, probabilmente il fattore più importante. A cominciare dal classico "Switched-On Bach" di Walter (Wendy dopo) Carlos ebbe inizio una vera pioggia di dischi realizzati al : "Swiched-On Bacharach", "Swiched-On Rock", "Country " e persino "Swiched-On Santa Claus"! Tutti questi album, pur di qualità profondamente diversa l'uno dall'altro, ebbero un ruolo fondamentale nel far uscire la [musica elettronica] dal ghetto delle avanguardie, portandola di fronte al grande pubblico. Lo sviluppo travolgente della fama dei Moog ha reso il vocabolo "MOOG" sinonimo, per il profano, di "sintetizzatore". Un moog ha di solito un suono particolarmente ricco e pieno, decantato nei comunicati della Ditta produttrice come il celebre "fat sound Moog". Questa caratteristica particolare viene di solito attribuita ai loro ottimi filtri, l'unica cosa che Bob Moog sia riuscito a brevettare al momento del lancio. Molti altri componenti Moog sono stati copiati, infatti, ma i filtri rimangono ancora oggi protetti da brevetto. Tutti sono dotati di una sorgente di rumore e di una batteria di dieci filtri a banda passante regolati su frequenze fisse, e impiegano una tastiera come comando principale variando, ogni tasto, la tensione elettrica affinchè aumenti la frequenza in altezza e viceversa.
Il modular moog 55 è utilizzato più spesso in [[sala di registrazione]], é il più sofisticato, ingombrante ed era anche il più costoso. Fra i suoi utilizzatori [[Isao Tomita]], [[Wendy Carlos]], [[Jean Michel Jarre]], [[Keith Emerson]] degli [[Emerson Lake & Palmer]], nonché, in [[Italia]], [[Claudio Simonetti]], la [[Premiata Forneria Marconi]], il [[Banco del Mutuo Soccorso]], [[Franco Battiato]] e in particolare [[Il Guardiano del Faro]] (Federico Monti Arduini-Arfemo).