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==L'eclisse del contralto==
Nonostante la fioritura di contralti che si ebbe in parallelo con il successo della grande produzione rossiniana per questo tipo di voce, l'avvento del [[Romanticismo]] in musica, e dei nuovi gusti artistici ad esso connessi, posero le basi per la successiva rapida eclisse di questo tipologia vocale. Nel quadro di una generale ripresa della moda delle voci acute, il nuovo realismo romantico tese a prediligere la voce di soprano, "più innocente ed estatica nelle parti di innammorata, e più brillante in quelle di primadonna buffa". Contemporaneamente, per la prima volta nella storia dell'opera, la voce di mezzosoprano acquistò una sua vera autonomia tipologica: troppo realistica per i belcantisti, essa incontrò, proprio per lo stesso motivo, il gusto dei romantici, che ne fecero l'antagonista del soprano e talvolta anche una protagonista. In queste condizioni, il contralto si trovò dapprima relegato alla caratterizzazione di personaggi adolescenziali e alle parti cosiddette ''di paggio'', come quella di Smeton nell'[[Anna Bolena (opera)|Anna Bolena]], o di Pierotto nella ''Linda di Chamounix'', o, sotto molti punti di vista, quella dello stesso Maffio Orsini della ''Lucrezia Borgia'', che, se non può più ormai essere considerato un adolescente, ne mantiene comunque molti aspetti del carattere. "Successivamente si [tornò] al concetto seicentesco della voce di contralto emblema della tarda età", anche se ora indirizzata non più in senso grottesco, ma drammatico e finanche satanico.<ref name="Caruselli"/> In effetti, e "su una base assai più ampia di quanto si possa dire per il basso tra gli uomini, la voce di contralto è [stata] generalmente considerata come poco romantica",<ref name="Grove"/> e le conseguenze di ciò si fecero rapidamente sentire a livello del repertorio: nelle nuove produzioni operistiche i grandi ruoli per contralto
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