Piero Maria Lugli: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Figlio di [[Giuseppe Lugli]], valente archeologo e topografo, professore ordinario di Topografia romana all'[[Università di Roma La Sapienza]] dal [[1933]] al [[1960]], scomparso nel [[1967]]. Dal padre ereditò l'attenzione all'urbanistica ed alla topografia. Peraltro pubblicò postume alcune planimetrie dell'Italia antica lasciate da lui incompiute alla morte.
 
Nato nel [[1923]], la sua carriera di studente universitario di architettura fu sconvolta dalla seconda guerra mondiale. Si arruolò volontario nel [[Corpo Italiano di Liberazione Nazionale]],<ref name="nota1">{{cita web|url=http://www.casadellarchitettura.it/monitor/d/profilo.asp?id=00062|titolo=Casa dell'Architettura - Piero Maria Lugli|accesso=04-10-2011}}</ref> e poté laurearsi a pieni voti solo nel [[1947]].<ref name=nota1/> Vinse una borsa di studio in [[Svezia]], dove esercitò l'attività di urbanista associato agli uffici tecnici comunali di [[Stoccolma]] e Goteborg[[Göteborg]] (1947-1948):<ref name="nota1"> egli tornato in Italia propagandò l'urbanistica svedese, specie il piano di Sven Markehus, in un numero monografico della "Rassegna critica d'architettura" intitolato "Aspetti dell'urbanistica svedese" (1949).<ref name=nota1/>
 
Si avvicinò all'APAO, il gruppo di giovani architetti organici capitanato da [[Bruno Zevi]], e con essi lavorò al [[Tiburtino III]] (1949)<ref name=nota1/> e poi a [[Matera]], al quartiere dellade [[La Martella]], nel [[1951]].<ref name=nota1/> Nel 1952 e nel 1956 intervenne a [[Rimini]], rispettivamente per i quartieri INA CASA e GESCAL.<ref name=nota1/> Nel 1958 lavorò al piano intercomunale di Roma, nel 1962 collaborò alla traduzione di quello nel piano regolatore generale (celebre per le idee di Sistema Direzione Orientale ed Asse Attrezzato, in seguito cadute lettera morta).<ref name=nota1/> Intervenne nella Capitale con il quartierecomplesso residenziale di via Giacinta Pezzana (1963) ed il palazzo della Direzione delle pensioniPensioni a [[Porta Maggiore]] ([[1967]]).<ref name=nota1/> Alla metà degli anni Settanta intervenne al [[Corviale]].<ref name=nota1/>
 
Realizzò progetti di piano urbanistici per i comuni di Tivoli (1975), Belluno (1978), Siracusa e Nettuno(1979), [[Marino]] ed [[Albano Laziale]] (1980), quest'ultima città in cui aveva una villetta di famiglia. Intervenne anche nei piani paesistici delle neonate Regioni: nel 1972 nelle Marche, per le valli del Tronto e del Conero; nel 1978 in Toscana, per la Maremma grossetana ed il Monte Argentario; nel Lazio per il litorale pontino tra Fondi e Terracina.
 
Dopo il [[terremoto dell'Irpinia]] e quello [[Terremoto del 1997|dell'Umbria]] progettò la ricostruzione dei centri di Potenza ed Assisi.<ref name=nota1/> Nel 1980/1982 fu consulente del commissario straordinario per la ricostruzione di Napoli.
 
Entrò nell'insegnamento universitario come assistente straordinario nel 1952: nel 1963 divenne assistente ordinario di Urbanistica e professore incaricato di Elementi di Architettura e rilievo; nel 1970 entrò in ruolo come ordinario alla facoltà di Architettura dell'Università di Roma La Sapienza, incarico che conservò fino al 1996.<ref name="nota2">{{cita web|url=http://w2.architetturavallegiulia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1237&Itemid=74|titolo=Facoltà di Architettura di Valle Giulia - Scomparsa del professore emerito Piero Maria Lugli.|accesso=04-10-2011}}
 
Membro effettivo dell'Istituto Italiano di Urbanistica dal 1951, membro corrispondente dell'Accademia nazionale di San Luca dal 1972, membro straniero della Reale Accademia Svedese delle Arti dal 1985.<ref name=nota1/>