Discussioni utente:Xinstalker/Sandbox11: differenze tra le versioni

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:::::''La scienza dialettica è conoscenza di come - nel discorso - sia possibile passare da un'Idea a un'altra Idea seguendo l'articolazione '''reale''' dei loro rapporti reciproci e perciò di come sia possibile che quel discorso, proprio perchè coglie relazioni reali tra le Idee, sia '''vero'''.'' (''I sentieri della ragione'', pag. 135)
:*Quanto alla seconda questione, la relazione tra mondo sensibile e idee è duplice o, meglio, si esplicita in due diversi modi. Le idee, che sono l'essere, sono i modelli attingendo dai quali il Demiurgo plasma il mondo sensibile, pertanto il mondo sensibile risulta copia di quello iperuranico. Questi temi poi Platone li svilupperà nel periodo cosiddetto della vecchiaia, con i concetti di "''mimesi''", "''metessi''" e "''parousia''". Inoltre, Platone pone il mondo materiale come tappa iniziale del percorso verso la sapienza, verso l'essere. Come ho già detto in precedenza, in Platone non esiste solo essere e non-essere, ma una gerarchia che corrisponde al percorso filosofico e intellettuale dell'iniziato alla filosofia platonica. --[[Speciale:Contributi/151.42.249.162|151.42.249.162]] ([[User talk:151.42.249.162|msg]]) 18:03, 8 ott 2011 (CEST)
 
(rientro) Le idee hanno esclusivamente un ambito ontologico: sono immutabili e immobili, nulla hanno da aggiungere o da togliere. E' l'"essere" ad includere nella sua polarità sia l'ambito delle idee che quello del sensibile e quindi ad implicare il movimento e l'inamovibilità. Questa bipolarità, peraltro, è propria del pensare greco fin da Esiodo. <br>
''Dialetike''.. questo aggettivo sostantivato significa "dialogo", la funzione in Platone è quello di consentire per mezzo di questo, l'ascesa verso il mondo delle idee, ovvero la scoperta di un ambito soprasensibile, immobile immutevole e unitario, che spiega la stessa ragione dell'esistere del nostro mondo sensibile, mutevole, complesso e per questo sprovvisto, da solo, di ragione d'"essere".<br>
Il tuo primo errore consiste in questo ''Le idee non mutano, ma si mettono in relazione l'una con l'altra''per questo intendevi che si muovessero. Non sono le idee che si mettono ''in relazione l'una con l'altra'' ma qualcosa d'altro lo intende per loro e spinto da qualcosa. Il demone Eros che ruolo gioca? Gli dèi dove sono in questo processo? --[[Utente:Xinstalker|Xinstalker]] ([[Discussioni utente:Xinstalker|msg]]) 09:00, 9 ott 2011 (CEST)
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