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'''Rodolfo Zilli''' (Nimis 1890 – Graz 1976) scultore e pittore udinese.
Ancora bambino abbandonò [[Nimis]] per seguire il padre, umile scalpellino, nel duro calvario dell’emigrazione. Giunto in [[Germania]], Rodolfo Zilli frequentò, sotto la guida del maestro
Nel periodo bellico, fu Bersagliere dell’11° Reggimento e si distinse particolarmente durante le famose battaglie libiche e fu decorato con Medaglia al valor militare e Nastro Azzurro.
Successivamente viaggiò in [[Italia]], in [[Francia]], in [[Grecia]] e in
Dopo un periodo trascorso a [[Parigi]], si stabilì a [[Graz]], che gli concesse la cittadinanza onoraria, e lavorò nel vicino castello di [[Lannach]]. Si distinse soprattutto per i suoi ritratti, quasi ricalcati, per l’incisività del segno, dalla medaglistica romana, vigorosi e possenti, di un realismo schietto, non accademico ed evasivo, freddo e distaccato, ma rispondente a chi a lungo ha meditato sull’uomo e sulla natura, nobilitati da una vibrazione lirica di alta vitalità plastica. La materia è plasmata dalle sue mani con un gesto sicuro e deciso, spesso ricco di simboli nelle composizioni di più ampie dimensioni e di più figure, ognuna delle quali, però, compiuta e valida per se stessa, mantiene la propria pregnante individualità ed è armonicamente inserita nel complesso più ampio. L’euritmia della figurazione, la naturalezza della resa, la forte plasticità con passaggi graduati di piani, senza ricerche esibizioniste o stupefacenti, senza impennate baroccheggianti, ma vera trascrizione meticolosa e oculata del dettato estetico del mondo classico, divenuto costume di vita, fanno apprezzare il maestro in tutti gli ambienti colti, laici ed ecclesiastici.
Numerose sono le sculture e i monumenti realizzati da Zilli, disseminati nei musei e commissionatigli per opere pubbliche in vari Paesi europei. Numerose sono le raffigurazioni di arte sacra e le incisioni di medaglie di personalità europee.
La televisione austriaca, quella italiana, tedesca, belga, lusssumburghese e varie radio hanno parlato della sua arte.
Nell’ottobre del 1967 è stato ricevuto in udienza privata da [[Papa Paolo VI]] e nominato Commendatore di San Silvestro.
Dal governo austriaco gli è stata conferita la Gran Croce d’Onore della Repubblica austriaca per le Scienze e le Arti. Le Poste lussemburghesi hanno emesso tre francobolli speciali « Zilli » con l’effige di [[Robert Schuman]],
Fu membro delle Accademie di Scienze, Lettere e arte di Udine, Milano, Roma, etc. Era Commendatore della Repubblica e ricevette l’ambito premio friulano « Epifania » che comporta pure l’antico titolo di « Cavaliere del Friuli », come anche la Medaglia d’Onore della città di Graz, la medaglia d’oro della Stiria, il « Lion d’oro 1975 ».
Tra le sue opere troviamo : i busti del Patriarca Urbani, di [[Giovanni XXIII]], del modello di Beppino Sarto, futuro [[Papa Pio X]], un bassorilievo in bronzo raffigurante [[Robert Schuman]], oggi sulla sua tomba presso Metz, il busto in bronzo del dantista
Aveva iniziato un gruppo monumentale dei « Grandi Europei », che sarebbe stata un’opera grandiosa, quando sopravvenne la morte.
Un cenno particolare merita, peraltro, il ciclo ispirato a [[Dante]] con circa trenta sculture e altri cinquanta grandi grafici a colori, ove l’artista, libero dai vincoli di specifiche finalità celebrative, ci offre un saggio della sua vena lirica e dell’originalità del suo linguaggio, che traendo ispirazione dall’arte ellenistica antica e dall’impressionismo moderno dà corpo al mondo ideale dantesco.
Si tratta della realizzazione delle scene dantesche, ed in particolare di alcune tratte dall’inferno.
Zilli ha affrontato anche un ciclo di opere sulla [[Genesi]] e
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