François Joseph Lefebvre: differenze tra le versioni
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Successivamente Lefebvre puntò sul [[Tirolo]], che con alterne fortune tentò di pacificare; dopo [[battaglia di Aspern-Essling |Aspern-Essling]] ricevette l'ordine di ricongiungersi al resto dell'armata e durante la [[battaglia di Wagram]] il suo corpo d'armata non prese parte ad alcun combattimento. Tornò in Tirolo, che riuscì a pacificare dopo notevoli sforzi.
Nel [[1810]] si ritirò nei suoi possedimenti, ma ritornò in servizio due anni dopo come comandante della fanteria della [[Guardia imperiale (Primo
Con l'invasione della Francia del [[1814]], egli fu richiamato in servizio e nonostante l'età diede grande prova di sé. Condusse personalmente una carica della Vecchia Guardia a [[battaglia di Montmirail|Montmirail]] ed a Monterrai.
Tuttavia, dopo la sconfitta di Napoleone a [[battaglia di Arcis-sur-Aube|Arcis-sur-Aube]], Lefebvre comprese che ormai era finita e fu tra i marescialli che chiesero l'abdicazione dell'Imperatore; e con la resa della Francia, {{citazione necessaria|egli riuscì, trattando con lo
Il [[14 settembre]] [[1820]] morì a [[Parigi]], assistito dalla sola moglie (tutti i suoi figli erano morti).
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