Storia dell'antica Grecia: differenze tra le versioni

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Colonizzazione greca e contrasti socio-politici
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Per quanto riguarda la [[cittadinanza (diritto)|cittadinanza]], come ogni società prevalentemente agricola, si estende ai residenti della regione controllata dalla città.
 
=== Colonizzazione greca e contrasti socio-politici ===
Tra l'VIII ed il [[VII secolo a.C.]] vi fu un fenomeno migratorio che ebbe notevoli ripercussioni sull'assetto sociale, politico ed economico della [[Grecia arcaica]].
 
Tra l'VIII ed il [[VII secolo a.C.]] vi fu un fenomeno migratorio che ebbe notevoli ripercussioni sull'assetto sociale, politico ed economico. della [[Grecia arcaica]].
Il movimento colonizzatore, causato dai gravi contrasti di classe, dalle guerre tra [[città]] e dall'aumento della [[popolazione]], che fece crescere il fabbisogno di terre e materie prime, interessò sia l'area orientale ([[Tracia]] e [[Mar Nero]]), sia quella occidentale ([[Magna Grecia]], [[Francia]] e [[Spagna]]).
Il movimento colonizzatore, causato dai gravi contrasti di classe,dalle guerre tra città e dall'aumento della popolazione, che fece crescere il fabbisogno di terre e materie prime,interessò sia l'area orientale,sia quella occidentale.Le conseguenze socio-economiche della colonizzazione greca furono notevoli:l'espansione e l'incremento degli scambi commerciali e delle attività e l'introduzione della moneta favorirono la formazione di una nuova Classe sociale di commercio ed industriali,che progressivamente misero in crisi il predominio dell'aristocrazia.Il mutato assetto sociale ebbe delle inevitabili ripercussioni politiche, in quanto il ceto medio, presa coscienza della propria forza e della propria importanza, cominciò ad avanzare richieste per una parificazione giuridica con la vecchia aristocrazia.Così figure semileggendarie di legislatori,quali Zaleuco di Locri,Diocle di Siracusa,Caronda di Catania e Dracone di Atene si affiancarono a uomini ambiziosi e senza scrupoli,come Gelone di Siracusa e Policrate di Samo,che con colpo di stato si impadronirono del potere in moltissime città greche.Ben presto alcune di queste,come Corinto,Tebe,Sparta ed Atene,salirono alla ribalta della scena ellenica,espandendo la propria influenza sulle città limitrofe.Ad eccezione di Sparta,una polis estremamente conservatrice che rimase per lungo tempo legata alla costituzione di Licurgo e non conobbe,se non in minima parte,rivolgimenti sociali e fenomeni di emigrazione, le altre poleis greche sperimentarono il governo dei tiranni.A Corinto la famiglia dei Bacchiadi, che governava la città, fu rovesciata da Cipselo, il quale assunse il titolo di tiranno trasmettendolo al figlio Periandro. A Sicione un certo Ortagora prese il potere e lo trasmise al figlio Clistene di Sicione.Ad Atene Pisistrato stabilì un governo tirannico che resse la città con fasi alterne per circa trent'anni trasmettendo il potere al figlio Ippia.L'elemento che accomuna tutti i tiranni di prima generazione consiste nella loro appartenenza all'esercito e mostra l'importanza dell'apparato militare nella crisi dell'aristocrazia e nell'ascesa dei tiranni.Alla fine del VI secolo, dopo il rovesciamento della tirannide di Ippia, Clistene realizzò una profonda riforma della costituzione ateniese che segnò la nascita della democrazia ad Atene e nel mondo.Dagli inizi dell'VIII secolo, la ripresa economica e la reintroduzione della scrittura mediante l'alfabeto Fenici favorirono l'inizio della grande stagione culturale greca.È a quest'epoca che si può far risalire la composizione scritta dell'Iliade, dell'Odissea, delle opere di Esopo,di Alcmane,Callino,Stesicoro e Tirteo.Contemporaneamente, anche la speculazione filosofia iniziò a muovere i primi passi nelle colonie greche orientali ed ebbe tra le figure di spicco pensatori come Talete,Anassimandro,Anassimene di Mileto Parmenide ed Eraclito.
 
Le conseguenze socio-economiche della [[colonizzazione greca]] furono notevoli: l'espansione e l'incremento degli scambi commerciali e delle attività [[artigianato|artigianali]] ed [[industria]]li e l'introduzione della [[moneta]] favorirono la formazione di una nuova [[Classe (sociale)|classe]] di [[commercio|commercianti]] ed industriali, che progressivamente misero in crisi il predominio dell'[[aristocrazia]].
 
Il mutato assetto sociale ebbe delle inevitabili ripercussioni politiche, in quanto il ceto medio, presa coscienza della propria forza e della propria importanza, cominciò ad avanzare richieste per una parificazione giuridica con la vecchia aristocrazia.
 
Tra il VII e il [[VI secolo a.C.]] i continui contrasti sociali, acuiti dal malcontento delle classi meno abbienti, portarono da un lato alla codificazione scritta delle [[legge|leggi]], iniziata nelle colonie, dall'altro al sorgere della [[tirannide]].
 
Così figure semi-[[leggenda]]rie di legislatori, quali [[Zaleuco]] di [[Locri]], [[Diocle di Siracusa]], [[Caronda]] di [[Catania]] e [[Dracone]] di [[Atene]] si affiancarono a uomini ambiziosi e senza scrupoli, come [[Gelone]] di [[Siracusa]] e [[Policrate]] di [[Samo (isola)|Samo]], che con [[colpo di stato|colpi di stato]] si impadronirono del potere in moltissime città greche. Ben presto alcune di queste, come [[Corinto]], [[Tebe (Grecia)|Tebe]], [[Sparta]] ed Atene, salirono alla ribalta della scena ellenica, espandendo la propria influenza sulle città limitrofe.
 
Ad eccezione di [[Sparta]], una ''polis'' estremamente conservatrice che rimase per lungo tempo legata alla costituzione di [[Licurgo]] e non conobbe, se non in minima parte, rivolgimenti sociali e fenomeni di emigrazione, le altre ''poleis'' greche sperimentarono il governo dei tiranni. A [[Corinto]] la famiglia dei Bacchiadi, che governava la città, fu rovesciata da [[Cipselo]] ([[657 a.C.|657]] circa), il quale assunse il titolo di tiranno trasmettendolo al figlio [[Periandro]]. A Sicione un certo Ortagora prese il potere ([[550 a.C.|550]] circa) e lo trasmise al figlio [[Clistene di Sicione|Clistene]]. Ad Atene [[Pisistrato]] stabilì un governo tirannico che resse la città con fasi alterne per circa trent'anni ([[561 a.C.|561]]-[[528 a.C.|528]] circa), trasmettendo il potere al figlio [[Ippia (tiranno)|Ippia]]. L'elemento che accomuna tutti i tiranni di prima generazione consiste nella loro appartenenza all'esercito e mostra l'importanza dell'apparato militare nella crisi dell'aristocrazia e nell'ascesa dei tiranni.
 
Alla fine del VI secolo, dopo il rovesciamento della tirannide di [[Ippia (tiranno)|Ippia]] ([[510 a.C.|510]]), [[Clistene]] realizzò una profonda riforma della costituzione ateniese che segnò la nascita della democrazia ad Atene e nel mondo ([[507 a.C.|507]]).
 
Dagli inizi dell'VIII secolo, la ripresa economica e la reintroduzione della [[scrittura]] mediante l'[[alfabeto]] [[Fenici|fenicio]] favorirono l'inizio della grande stagione culturale greca.<br />
È a quest'epoca che si può far risalire la composizione scritta dell'[[Iliade]], dell'[[Odissea]], delle opere di [[Esiodo]] e della [[poesia lirica]] di [[Alcmane]], [[Callino]], [[Stesicoro]] e [[Tirteo]].<br />
Contemporaneamente, anche la speculazione [[filosofia|filosofica]] iniziò a muovere i primi passi nelle colonie greche orientali ed ebbe tra le figure di spicco pensatori come [[Talete]], [[Anassimandro]], [[Anassimene di Mileto|Anassimene]], [[Parmenide]] ed [[Eraclito]].
 
== Età classica (V-IV Secolo) ==