Ostrogoti: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Teod-odoac.jpg|thumb|right|Il 30 settembre 489 Teodorico sconfigge Odoacre (Antica pergamena)]]
In [[Italia]], nel [[476]] il barbaro [[Odoacre]] depose l'ultimo imperatore romano [[Romolo Augusto]], detto Augustolo, e non osando proclamarsi imperatore si proclamò re di un misto di popoli barbari ([[Eruli]], [[Sciri]], [[Rugi]], [[Gepidi]], [[Turcilingi]]). Egli riscattò dai [[Vandali]] con un tributo la [[Sicilia]], che rimase dunque unita all'Italia e ne seguì le sorti. Caduto l'[[Impero Romano d'Occidente]], era rimasto in piedi quello [[Impero Romano d'Oriente|d'Oriente]], il cui imperatore [[Zenone di Bisanzio|Zenone]] intendeva riconquistare l'Occidente, in mano ai barbari. L'imperatore era preoccupato dall'intraprendenza di Odoacre, che aveva saputo governare in modo da non urtare la suscettibilità dei Latini e da estendere i confini del suo regno.
Il periodo compreso tra il 477 ed il 483 vide una lotta a tre tra Teodorico Amal, che successe al padre nel 474, Teodorico Strabone e l'imperatore Zenone. Nel corso di questo conflitto le alleanze cambiarono più volte, e buona parte dei [[Balcani]] vennero devastati. Alla fine, dopo la morte di Strabone avvenuta nel 481, Zenone scese a patti con Teodorico. Parte della [[Mesia (provincia romana)|Mesia]] e della [[Dacia (provincia romana)|Dacia]] vennero cedute ai Goti, e Teodorico venne nominato ''[[magister militum]] praesentalis'' e [[Console (storia romana)|Console]] nel 484.<ref>Bury (1923), Cap. XII, pp. 413-421</ref> Solo un anno dopo Teodorico e Zenone ripresero il loro conflitto, e di nuovo Teodorico invase la [[Tracia]] saccheggiandola. Fu allora che Zenone pensò di prendere due piccioni con una fava, ed aizzò Teodorico contro un altro vicino nemico dell'Impero, il regno italiano di [[Odoacre]].
In numero forse di 250.000 tra uomini, donne e bambini<ref>{{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=La Storia|capitolo=Dall'impero romano a Carlo Magno|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2004|pagine=Vol. IV.}}</ref>, da ''[[Novae|Nouae]]'' risalirono la [[Sava (fiume)|Sava]] condotti da Teodorico loro re, si scontrarono con Odoacre ad [[Aquileia romana|Aquileia]] e lo batterono a [[Verona]] ([[489]]). Odoacre scese invano nell'Italia centrale per ottenere aiuti da [[Roma antica|Roma]]. Riguadagnata [[Ravenna]] riuscì a battere l'avversario e a chiuderlo in [[Pavia]]: ma i [[Visigoti]], giunti dalla [[Spagna]] in aiuto dei loro consanguinei, ruppero il blocco; Odoacre, battuto una volta sull'[[Adda]] (agosto [[490]]) e chiuso in Ravenna, si arrese nel febbraio del [[493]]. Venne infine pugnalato durante un banchetto (marzo 493).▼
▲In numero forse di 250.000 tra uomini, donne e bambini<ref>{{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=La Storia|capitolo=Dall'impero romano a Carlo Magno|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2004|pagine=Vol. IV.}}</ref>, da ''[[Novae|Nouae]]'' risalirono la [[Sava (fiume)|Sava]] condotti da Teodorico loro re, si scontrarono con Odoacre ad [[Aquileia romana|Aquileia]] e lo batterono a [[Verona]] ([[489]]). Odoacre scese invano nell'Italia centrale per ottenere aiuti da [[Roma antica|Roma]]. Riguadagnata [[Ravenna]] riuscì a battere l'avversario e a chiuderlo in [[Pavia]]: ma i [[Visigoti]], giunti dalla [[Spagna]] in aiuto dei loro consanguinei, ruppero il blocco; Odoacre, battuto una volta sull'[[Adda]] (agosto [[490]]) e chiuso in Ravenna, si arrese nel febbraio del [[493]]. Venne infine pugnalato durante un banchetto dallo stesso Teodorico ([[15 marzo]] 493).
Gli Ostrogoti costituirono un nuovo regno romano-barbarico in Italia, che si estendeva fino alla [[Pannonia]] a nord est e alla ''Prouincia'' (l'odierna [[Provenza]]) a nord ovest. Il regno sopravvisse fino all'intervento diretto in Italia dell'imperatore d'Oriente [[Giustiniano I]] e alla susseguente [[guerra gotica (535-553)|guerra goto-bizantina]].▼
Gli Ostrogoti costituirono un nuovo regno romano-barbarico in Italia, che si estendeva fino alla [[Pannonia]] a nord est e alla ''Prouincia'' (l'odierna [[Provenza]]) a nord ovest. Come Odoacre, anche Teodorico poteva vantare il titolo di ''[[patrizio (storia romana)|patrizio]]'' e rispondeva all'imperatore di Costantinopoli con la qualifica di viceré d'Italia, titolo riconosciuto dall'imperatore [[Anastasio I di Bisanzio|Anastasio]] nel 497.
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===La caduta===
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