Project Nim: differenze tra le versioni
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Terrace comunicò al gruppo che non c'era motivo di continuare col progetto, in quanto avevano già raccolto dati sufficienti, e che Nim sarebbe ritornato al centro di provenienza. Joyce Butler, che accompagnò Nim in Oklahoma, scoppia in pianto quando rievoca davanti alla macchina da presa la conclusione della vicenda. Nim che non aveva più visto nessun altro della sua specie dopo essere stato separato dalla madre, aveva vissuto con esseri umani, era stato vestito e nutrito come gli esseri umani e che, quando aveva dovuto dividere delle foto raffiguranti uomini e scimmie aveva posto la foto che lo raffigurava fra quella degli esseri uomini, era terrorizzato dagli altri primati e dovette essere separato con difficoltà dall'abbraccio con cui aveva stretto la Butler. Lo stesso
Terrace, che si recò nell'Oklahoma l'anno successivo, ammette nel film che il centro di ricerca sui primati si rivelò "sorprendentemente più primitivo" di quanto aveva immaginato, ma non intraprese alcuna iniziativa perché Nim fosse trasferito. Negli scritti successivi Terrace affermò che il Progetto Nim era stato fallimentare,
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