Mick Foley: differenze tra le versioni

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Al ppv ''[[King of the Ring]] 1998'', Mankind e Undertaker si affrontarono per la terza volta in un [[Hell in a Cell]] match. In uno degli incontri più celebri nella storia del wrestling, Foley accusò numerosi infortuni e fece due pericolosi e spettacolari voli dalla cima della gabbia. Il primo ebbe luogo quando tutti e due i wrestler stavano azzuffandosi sul tetto della gabbia, e Undertaker gettò Mankind da una altezza di 5 metri facendolo atterrare sul tavolo dei commentatori della TV spagnola sfasciandolo. L'episodio, in parte improvvisato, fece urlare al telecronista [[Jim Ross]] la famosa frase: ''«Good God almighty! Good God almighty! That killed him! As God as my witness, he is broken in half!»'' ("Buon Dio onnipotente! Buon Dio onnipotente! Questo l'ha ucciso! Dio mi è testimone, si è spezzato in due!"), e ''«Oh my God! Somebody stop the damn match!»'' ("Oh mio Dio! Qualcuno faccia cessare il dannato match!"). La seconda caduta avvenne quando ancora una volta i due lottatori erano in cima alla gabbia, [[Undertaker]] eseguì una [[chokeslam]] su Mankind, e una sezione del tetto della gabbia cedette sotto il peso di Foley facendolo precipitare rovinosamente all'interno del ring. Una sedia che era stata portata in cima alla gabbia, cadde anch'essa colpendo in faccia Foley e spaccandogli un dente che gli finì in una narice. Mankind/Foley rimase incosciente per qualche momento a causa del forte impatto, ma riuscì comunque a portare a termine il match dopo essersi rialzato. Anche se Foley perse poi l'incontro, sia lui che Undertaker ricevettero lunghe ovazioni da parte del pubblico per lo spettacolo e l'impegno profuso nel match.
 
A proposito di questo celebre incontro, Foley nella sua autobiografia ''Have a Nice Day! A Tale of Blood and Sweatsocks'', scrisse che non si ricordava molto di quanto era successo, e che dovette rivedersi il match in TV per poterne scrivere. L'incontro fu votato "Match of the Year" per il 1998 dalla prestigiosa rivista ''Pro Wrestling Illustrated''. Anche se molti fan ricordano l'incontro come un classico, esso generò anche diverse polemiche circa la scarsa sicurezza e la troppa brutalità contenutevicontenuti. In particolare la critica affermò che per superare gli standard di spettacolarità dell'incontro in questione, inevitabilmente si sarebbero dovuti ridurre gli standard di sicurezza a scapito dell'incolumità dei wrestler coinvolti. In aggiunta, nella sua autobiografia, [[Terry Funk]] scrisse che entrambe le cadute di Foley, inclusa la seconda attraverso il soffitto della gabbia, erano state pianificate in precedenza, ma che non era stato previsto che il tetto della gabbia cedesse, doveva infatti solo deformarsi.<ref>http://books.google.com/books?id=hZAmyUEP_v0C&pg=PA198#v=onepage&q&f=false</ref> Lo stesso Foley affermò nel suo primo libro, che sua moglie scoppiò a piangere durante una conversazione telefonica dopo il match essendo ancora traumatizzata per i colpi ricevuti dal marito, e che questo episodio gli aveva fatto considerare fortemente la possibilità di ritirarsi per sempre dal wrestling combattuto.<ref name=mf663>Foley, Mick. Have a Nice Day: A Tale of Blood and Sweatsocks (p. 663–664)</ref>
 
==== Feud con Triple H ====