Heinrich Pesch: differenze tra le versioni

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Teorizzò il solidarismo cristiano, un sistema fondato su valori morali di solidarietà sociale dove gli individui pongano in secondo piano i loro interessi privati a favore di quelli collettivi.
 
La sua dottrina può essere considerata un ponte del pensiero sociale cattolico tra quello espresso nell'enciclica ''[[Rerum novarum]]'' (1891) di Leone XIII e quello teorizzato nella ''[[Quadragesimo anno]]'' (1931) di Pio XI.
 
Dopo la pubblicazione dell'opera di Adam Smith ''La ricchezza delle nazioni'' (1776) l'economia si presenta come uno studio scientifico separato da considerazioni etiche e filosofiche. L'attività economica tendente a realizzare il massimo intereseinteresse, soprattutto monetario, si svolge secondo leggi meccaniche rappresentate matematicamente.

Non a caso, o perchè la ignorasse, invece le raffigurazioni matematiche sono quasi del tutto assenti nei 10 volumi dell'opera di Pesch che privilegia invece lo studio della natura dell'uomo e il suo rapporto con la famiglia, la società e la proprietà curando anche di evidenziare i rapporti dell'economia con le scienze sociali.
 
Pesch, economista cattolico, contesta il socialismo e ogni forma di sistema collettivistico. La proprietà privata, la famiglia e lo Stato sono per lui la garanzia dell'ordine sociale. Rifiuta altresì il capitalismo e il libero mercato a cui contrappone la naturale reciproca interdipendenza di tutti che si esprime nell'ideale del solidarismo.