Programma Planetary Observer: differenze tra le versioni
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Selezionò inoltre quattro missioni ritenute particolarmente significative, raccomandandone la realizzazione negli anni seguenti: un ''orbiter'' [[Venere (astronomia)|venusiano]] che utilizzando tecnologia [[radar]] potesse mappare la [[superficie di Venere|superficie]] del pianeta (''[[Sonda Magellano|Magellano]]''); un ''orbiter'' marziano; una missione per il [[rendezvous]] con una [[cometa]] ed il [[sorvolo ravvicinato|sorvolo]] di un [[asteroide]] (''Comet Rendezvous and Asteroid Flyby'', CRAF); una sonda per l'esplorazione di [[Titano (astronomia)|Titano]] con tecnologia radar (''[[Missione spaziale Cassini-Huygens|Cassini]]''). Delle quattro, le ultime due furono inquadrate nella classe di missioni del Programma Mariner Mark II;<ref>{{en}} {{cita news |autore=John Noble Wilford |url=http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=950DE0DA143EF934A35750C0A96F948260&sec=health&spon=&pagewanted=2 |titolo=NASA Turns From Custom Design to Standard Models |pubblicazione=The New York Times |giorno=7 |mese=marzo |anno=1989 |accesso=14 novembre 2011}}</ref> nello sviluppo dell'''orbiter'' venusiano sarebbero state implementate quelle raccomandazioni per la riduzione dei costi che avrebbero dovuto successivamente caratterizzare il Programma Observer, pur non essendo la sonda direttamente sviluppata nell'ambito di tale programma; l'orbiter marziano, invece, sarebbe stato il prototipo delle nuove Planetary Observer.<ref name=Westwick176>{{cita|Westwick, P. J. |p. 176|Westwick}}, 2007.</ref>
Nel 1985 fu approvato lo sviluppo del ''Mars Observer'',<ref>{{en}} {{cita news |autore=Jonathan Eberhart |titolo=New starts and tough choices at NASA |pubblicazione=Science News |giorno=19 |mese=ottobre |anno=1985}}</ref> il cui lancio fu inizialmente previsto per il 1990.<ref name=Westwick176/> Il costo stimato per la missione fu di 292,5 milioni di dollari.<ref>{{cita|United States Government Accountability Office|p. 9|GAO1988}}, 1988.</ref> La NASA assegnò al [[Jet Propulsion Laboratory]] (JPL) l'incarico della nuova missione, sebbene il JPL avesse poca o
Il 20 luglio 1989 il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente degli Stati Uniti]] [[George H. W. Bush]], in un discorso nell'anniversario dell'allunaggio dell'''[[Apollo 11]]'', annunciò l'intenzione di ritornare con un equipaggio umano sulla Luna quale tappa per una successiva missione alla volta di Marte.<ref>{{cita web |lingua=en |autore=George Bush |wkautore=George H. W. Bush |titolo=Remarks on the 20th Anniversary of the Apollo 11 Moon Landing |data=20 luglio 1989 |editore=Gerhard Peters, John T. Woolley |opera=The American Presidency Project |url=http://www.presidency.ucsb.edu/ws/index.php?pid=17321#axzz1dg5dE8tz |accesso=14 novembre 2011}}</ref> Conseguenza di questo proposito fu un'ulteriore deviazione di fondi della NASA verso l'esplorazione umana dello spazio e il lancio di un "Programma di esplorazione di Marte" (''Mars Exploration Program''), nell'ottica del quale la missione del ''Mars Observer'' assumeva un nuovo significato ed una nuova importanza.<ref name=Westwick183/> Le voci critiche sembrano tuttavia concordare nel ritenere che il JPL mancò di cogliere questo cambiamento.<ref name=Westwick183>{{cita|Westwick, P. J. |p. 183|Westwick}}, 2007.</ref>
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