Fatti di Sarzana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 8:
 
==Antefatti==
Nell'autunno [[1920]] a [[La Spezia]] e provincia, in vista delle elezioni amministrative, tutti i partiti antisocialisti, con l'eccezione del [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare]] si coalizzarono nei [[Blocchi Nazionali]] assumendo il nome di ''Comitato di concentrazione democratica''. In essi confluirono anche i [[fasci italiani di combattimento|fasci di combattimento]]. I Blocchi prevalsero sugli avversari socialisti in quasi tutti i comuni della provincia interessati al voto tra cui il capoluogo La Spezia e i socialisti prevalsero solamente a [[Sarzana]], [[Santo Stefano di Magra]] e [[Ortonovo]].<ref>Riccardo Borrini, ''Il tricolore insanguinato'', Ma. Ro. Editrice, Copiano (PV), Luglio 2005, pp. 56</ref> A Sarzana, il [[17 novembre]], il sindaco neo-eletto [[Pietro Arnaldo Terzi]] durante i festeggiamenti fece esporre dal balcone del Comune la [[bandiera rossa]] al posto del [[tricolore]].<ref>Riccardo Borrini, ''Il tricolore insanguinato'', Ma. Ro. Editrice, Copiano (PV), Luglio 2005, pp. 57</ref>
 
Il movimento fascista locale cominciò ad espandersi principalmente agli inizi del 1921. Una nota della Prefettura di Genova ne attesta la presenza principalmente a La Spezia con 700 iscritti e a Sarzana.<ref>A.S.G. Prefettura di Genova, ogg. Fascio di Combattimento, rapp. del 26 febbraio 1921, b 30</ref> Gli scontri tra fascisti e socialisti a livello nazionale,<ref>Riccardo Borrini, ''Il tricolore insanguinato'', Ma. Ro. Editrice, Copiano (PV), Luglio 2005, pp. 64:"A partire da questi primi mesi del 1921, iniziarono a verificarsi, sempre più di frequente, le azioni di gruppi fascisti, organizzati militarmente, volte a "punire" con rappresaglie spesso mortali, i socialisti e gli anarchici, accusati di essere i fautori del disordine e di voler attuare una rivoluzione bolscevica in Italia"</ref> allarmarono anche la neocostituita giunta di Sarzana dove il consigliere socialista Zappa dichiarò durante la seduta: ''se il fascismo intendesse colpire Sarzana, occhio per occhio, dente per dente, alla violenza altrui sapremo opporre oggi, domani e sempre la nostra''.<ref>Riccardo Borrini, ''Il tricolore insanguinato'', Ma. Ro. Editrice, Copiano (PV), Luglio 2005, pp. 64</ref> I primi scontri avvennero a La Spezia il [[23 febbraio]] quando i partecipanti a una manifestazione nazionalista furono percossi dai socialisti e il [[26 febbraio]] quando i fascisti intervenuti per impedire un comizio del deputato [[Francesco Misiano]] furono respinti<ref>Riccardo Borrini, ''Il tricolore insanguinato'', Ma. Ro. Editrice, Copiano (PV), Luglio 2005, pp. 66</ref> Il giorno seguente in Sarzana, a seguito di un diverbio che vide contrapposti fascisti a socialisti, dalla Camera del lavoro fu aperto il fuoco contro le guardie regie intervenute per sedare la rissa ferendone due.<ref>Relazione del comissario di PS Cacioppo, A.S.S. Gabinetto della Prefettura, Tribunale della Spezia. 1921, busta ex 244-Ne nacque un tafferuglio ed il Marcucci fu colpito alla testa di bastone, ed allora intervennero le guardie regie per sedarlo. Contemporaneamente dal gruppo dei socialisti, che stava neu pressi della Confederale, partirono dei colpi di rivoltella e caddero ferite le due guardie, Adorni e Ferrari. Da questo momento il conflitto si accese violento perché vi parteciparono oltre che le dieci guardie regie presenti, che avevano visto cadere i compagni, anche altre venti sopraggiunte in quel momento col Vicecommissario Sig. Ceriolo...</ref> Imposta la cessazione dall'intervento dei [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]] si procedette alla perquisizione della Camera confederale e all'arresto dei presunti responsabili.<ref>Relazione del comissario di PS Cacioppo, A.S.S. Gabinetto della Prefettura, Tribunale della Spezia. 1921, busta ex 244</ref>. A seguito di questo scontro fu proclamato lo sciopero generale in città.