Code talker: differenze tra le versioni

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== Choctaw ==
Durante la [[prima guerra mondiale]], il comandante di una compagnia dell'esercito americano, il capitano Lawrence, udì Solomon Louis e Mitchell Bobb conversare nella lingua [[Choctaw]]. Si mise così alla ricerca di altri uomini che parlassero quella lingua e nel suo battaglione ne trovò in totale otto.<ref name=choctaw_code>{{en}}{{citeCita web| url = http://www.uwm.edu/~michael/choctaw/code.htm| titletitolo = Choctaw Code Talkers of World War II | accessdate accesso=13 febbraio 2008-02-13| authorautore = | lastcognome = | firstnome = | coauthorscoautori = | datedata = | workopera = | publishereditore = }}</ref> In realtà, ben quattordici soldati Choctaw, della 36ª Divisione di Fanteria, si addestrarono all'uso della loro lingua come un codice. Essi contribuirono alla vittoria dell'[[American Expeditionary Force]] in diverse battaglia, durante l'[[offensiva della Mosa-Argonne]] in [[Francia]], verso la fine della guerra. Appena 24 ore dopo che i talker Choctaw presero servizio come radio-operatori, la battaglia aveva cambiato corso e in meno di 72 ore i tedeschi furono fermati e gli alleati erano già in piena fase d'attacco.<ref name=choctaw_code/>
 
Questi radio-operatori, oggi, sono conosciuti come Choctaw Code Talker.
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[[Adolf Hitler]] era a conoscenza dell'uso fruttuoso dei code talker durante la [[prima guerra mondiale]]. Egli inviò un team di circa trenta [[Antropologia|antropologi]] per imparare la lingua dei Nativi d'America prima dello scoppio della [[seconda guerra mondiale]].<ref>{{en}}[http://www.nsa.gov/museum/museu00010.cfm NSA Code Talker Exhibit]</ref> Tuttavia, fu molto difficile anche per loro imparare i molti linguaggi e dialetti esistenti. Proprio perché i nazisti si erano interessati a queste lingue, l'esercito americano non creò un programma di addestramento per code talker su vasta scala per il fronte europeo della guerra. Solo quattordici code talker [[Comanche]] presero parte allo [[sbarco in Normandia]] e servirono nella [[4th Infantry Division (United States)|4ª Divisione di Fanteria]], sempre sul fronte europeo.<ref name=comanche_code>
{{en}}{{citeCita web| url = http://www.comanchelanguage.org/Comanche%20Code%20Talkers.htm| titletitolo = The Comanche Code Talkers| accessdate accesso=13 febbraio 2008-02-13| authorautore = | lastcognome = | firstnome = | coauthorscoautori = | datedata = | workopera = | publishereditore = }}</ref> I Comanche della 4ª Signal Company compilarono un vocabolario di più di 100 termini in codice, usando parole o frasi del loro stesso linguaggio. Usando un metodo sostitutivo simile a quello usato dai Navajo, la parola Comanche per identificare, per esempio, un carro armato era una "tartaruga" ("tank" diventava "turtle", in inglese), un bombardiere era un "aeroplano in gravidanza" ("bomber" era "pregnant airplane"), una mitragliatrice veniva chiamata "macchina da cucire" ("machine gun" passava a "sewing machine") mentre Adolf Hitler era il "pazzo uomo bianco" ("crazy white man").<ref name=army_comanche>{{en}}[http://www.armyhistory.org/ahf2.aspx?pgID=877&id=332&exCompID=56 Army History Research: ''124th Signal Battalion'' Matthew J. Seelinger]</ref>
 
Due code talker Comanche erano assegnati ad ogni reggimento, il resto al quartier generale della 4ª Divisione. Poco dopo lo sbarco ad [[Utah Beach]], il [[6 giugno]] [[1944]], i Comanche cominciarono a trasmettere messaggi. Qualcuno di loro rimase ferito ma nessuno morì.<ref name=army_comanche/>
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== Mesquakie ==
I [[Mesquakie]] usarono il loro linguaggio in codice contro i tedeschi in [[Campagna del Nordafrica|Nordafrica]]. 27 Mesquakie, di qui il 16% dell'[[Iowa]], si arruolarono nell'esercito nel [[gennaio]] [[1941]].<ref name=Meskwaki_code>{{en}}{{citeCita news| url = http://www.usatoday.com/news/nation/2002/07/06/codetalkers.htm| titletitolo = Last Meskwaki code talker remembers| accessdate accesso=13 febbraio 2008-02-13| authorautore = | lastcognome = | firstnome = | coauthorscoautori = | date data=4 July 4,luglio 2002| workpubblicazione = USA Today| publishereditore = }}</ref>
 
== Baschi ==
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[[File:Navaho-enlistment-letter-page02.jpg|thumb|Pagina n.º2 di una lettera Navajo di raccomandazione, 1942.]]
 
[[Philip Johnston (code talker)|Philip Johnston]] propose ai [[Marines degli Stati Uniti]] di usare la lingua [[Navajo]], all'inizio della [[seconda guerra mondiale]]. Johnston, veterano della [[prima guerra mondiale]], era cresciuto nella [[riserva Navajo]] come figlio di un missionario e fu uno dei pochi non-Navajo a parlare fluentemente la loro lingua. Dato che la lingua Navajo possiede una grammatica molto complessa, non si riesce ad avere una [[mutua intelligibilità]] anche se si appartenesse ad una delle sue più prossime parenti, tutte appartenenti alle [[lingue Na-Dené]], senza contare che la lingua Navajo, oggi, è praticamente solo una lingua orale. In questo senso Johnston riconobbe nei Navajo la soluzione alla richiesta dei militari di trovare un codice indecifrabile. La lingua Navajo viene parlata solo nelle terre Navajo del sud-est degli Stati Uniti e la sua sintassi e la qualità dei toni, non menzionando i dialetti, fanno di essa una lingua non comprensibile ad alcuno senza un'esposizione prolungata ed un'insegnamento della lingua stessa. Una stima indica che allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] poco più di 30 non-Navajo, nessuno di essi giapponese, potevano comprendere la lingua Navajo.<ref>{{en}}{{citeCita web|lastcognome=Volgel|firstnome=Clayton|titletitolo=Letter to Commandant, USMC|url=http://archive.library.nau.edu/u?/cpa,44718|workopera=Demonstration in California, 1942|publishereditore=Northern Arrizona University, Cline Library|accessdateaccesso=20 Julyluglio 2011|authorautore=Johnson, Philip|authorlinkwkautore=Demonstration in California, 1942}}</ref>
 
All'inizio del [[1942]], Johnston incontrò il maggior generale Clayton B. Vogel, il comandante generale dei Corpi Anfibi, della Flotta del Pacifico statunitense, con il suo staff. Johnston fece dei test simulando delle condizioni di battaglia che dimostrarono che i Navajo potevano cifrare, trasmettere e decifrare un messaggio di tre righe, in inglese, in appena 20 secondi, contro i 30 minuti richiesti da una macchina dell'epoca. Il generale Vogel accettò di reclutare 200 Navajo nei Marines. I primi 29 reclutati erano già in addestramento nel [[maggio]] [[1942]]. Il primo gruppo di Navajo creò il codice Navajo, presso Camp Pendleton, [[Oceanside (California)|Oceanside, California]].<ref name="ww2fact">{{en}}[http://www.history.navy.mil/faqs/faq61-2.htm NAVAL HISTORICAL CENTER, Navajo Code Talkers: World War II Fact Sheet]</ref> Il codice Navajo fu ufficialmente sviluppato e modellato secondo il "Joint Army/Navy Phonetic Alphabet", precursore dell'[[alfabeto fonetico NATO]], che associava alle lettere dell'alfabeto inglese a delle parole in lingua inglese. Come è stato dimostrato, a fare lo spelling a voce di tutti i termini, lettera per lettera, si impiega troppo tempo, così furono usate parole identificative per alcuni termini, concetti, tattiche e strumenti della guerra moderna (come "patata" per le bombe a mano o "tartaruga" per i corazzati). Alcuni di queste parole entrarono a far parte del vocabolario dei Marines e sono comunemente usate ancora oggi per riferirsi agli oggetti a cui fanno riferimento.
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I code talker Navajo furono elogiati per la loro abilità, velocità e precisione maturati durante tutta la guerra. Nella [[battaglia di Iwo Jima]], il maggiore Howard Connor, ufficiale dei segnali della 5ª Divisione Marine, aveva sei code talker Navajo al suo comando per tutto il tempo, durante i primi due giorni di battaglia. Questi sei inviarono e ricevettero 800 messaggi, tutti senza errori. Connor, in seguito, affermò: "Se non fosse stato per i Navajo, i Marines non avrebbero mai conquistato Iwo Jima."<ref name="ww2fact"/>
 
Con il proseguire della guerra, altre parole in codice furono aggiunte e il programma d'addestramento fu esteso. In altre circostanze, parole informale in codice furono usate per particolari [[Campagna militare|campagne militari]] e non furono disseminate su tutti i fronti. Per assicurarsi un consistente uso delle terminologie in codice lungo i [[Guerra del Pacifico|fronte del Pacifico]], una rappresentanza dei code talker di ciascuna delle divisioni dei Marines si incontrarono nelle Hawaii per discutere i cambiamenti al codice, come incorporare nuovi termini e aggiornare il libro del codice. Ogni rappresentativa insegnò ogni variazione ai code talker non presenti al meeting. Per esempio, la parola Navajo per l'uccello "poiana" veniva usata per identificare il bombardiere mentre la parola Navajo per identificare il "sottomarino", letteralmente, significava "pesce di ferro".<ref name=latimes>{{en}}{{citeCita news|firstnome=Dennis|lastcognome=McLellan|titletitolo=Joe Morris Sr. dies at 85; Navajo code talker during World War II |url=http://www.latimes.com/news/obituaries/la-me-joe-morris-20110722,0,3839149,full.story |workpubblicazione=[[Los Angeles Times]] |publishereditore=|datedata=2011-07-24 luglio 2011 |accessdateaccesso=2011-07-29 luglio 2011}}</ref>
 
L'impiego dei code talker Navajo continuò per tutta la [[guerra di Corea]] e dopo, quando fu messa da parte nei primi anni della [[guerra del Vietnam]].
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[[File:CodetTakerMedal.jpg|thumb|left|La [[Congressional Gold Medal]] consegnata ai code talker Navajo nel 2000.]]
[[File:Navajo Code Talker Monument.JPG|thumb|right|180px|Monumento ai code talker Navajo a [[Window Rock]], [[Arizona]].]]
I code talker non ricevettero riconoscimenti fino alla declassificazione delle informazioni militari, nel [[1968]].<ref name=dp>{{en}}{{citeCita news |firstnome=Felicia |lastcognome=Fonseca|titletitolo=Navajo Code Talker dead at age 82 |url=http://www.denverpost.com/obituaries/ci_8232269 |workpubblicazione= [[Associated Press]] |publishereditore=[[The Denver Post]] |datedata=2008-02-11 febbraio 2008 |accessdateaccesso=2008-03-19 marzo 2008 |archiveurl = http://web.archive.org/web/20080330130935/http://www.denverpost.com/obituaries/ci_8232269 <!-- Bot retrieved archive --> |archivedate = 2008-03-30}}</ref> Nel [[1982]], ai code talker fu dato un Certificato di Riconoscimento da parte del [[Presidente degli Stati Uniti]] [[Ronald Reagan]] che rinominò, inoltre, il [[14 agosto]] [[1982]] come il "Giorno dei Code Talker Navajo" ("Navajo Code Talkers Day").{{en}}<ref>http://www.lapahie.com/Navajo_Reagan.cfm</ref><ref>https://www.cia.gov/news-information/featured-story-archive/2008-featured-story-archive/navajo-code-talkers/index.html</ref>
 
Il [[21 dicembre]] [[2000]], il [[Congresso degli Stati Uniti]] approvò, e il Presidente [[Bill Clinton]] firmò, la Public Law 106-554, 114 Statute 2763, che premiò con la [[Congressional Gold Medal]] 29 code talker Navajo della [[seconda guerra mondiale]]. Nel [[luglio]] [[2001]], il Presidente [[George W. Bush]] personalmente consegnò la Medaglia a quattro code talker sopravvissuti fino a quell'estate (un quinto code talker sopravvissuto non fu in grado di partecipare), ad una cerimonia tenuta sotto la cupola del [[Campidoglio (Washington)|Campidoglio]]. La medaglia d'oro fu consegnata anche ai familiari dei 24 code talker non più in vita.<ref>{{en}}{{citeCita web|url = http://www.america.gov/st/peopleplace-english/2001/July/20080512115719tbyarg0.9792292.html|titletitolo = Bush Presents Congressional Gold Medals to Navajo Code Talkers|accessdate accesso=6 novembre 2007-11-06|lastcognome = Gray|firstnome = Butler|datedata=6 ottobre 2005-10-06|publishereditore = America.gov}}</ref>
 
Il [[17 settembre]] [[2007]], 18 code talker Choctaw furono premiati postumi, con la [[Texas Medal of Valor]] dall'Aiutante Generale di Stato del [[Texas]] per il loro servizio reso durante la [[prima guerra mondiale]].<ref>{{en}}[http://www.news8austin.com/content/your_news/default.asp?ArID=192100 Texas military honors Choctaw code talkers]. Retrieved on 2008-05-02.</ref> Il [[13 dicembre]] [[2007]], l'H.R. 4544, il Code Talker Recognition Act (Atto di Riconoscimento dei Code Talker), fu introdotto nella [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]] (la [[Camera dei deputati|Camera dei Deputati]] americana). Questo Atto riconobbe il servizio reso da ogni code talker che servì nell'esercito statunitense, assegnando per tutti una Medaglia d'oro del Congresso e per ciascuno una medaglia d'argento, inclusi anche 8 Mesquakie.<ref>{{en}}http://www.statesurge.com/bills/26819-hr4544-federal</ref>