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'''Testo in grassetto'''GUE PEQUENO
== Biografia ==
Giuseppe nacque in un piccolo e sperduto paese dell'[[Aragona]] (Spagna) da famiglia nobile ricca.<ref>«ostacolo al bene quest'ultimo - com'ebbe a dire [[Niccolò Tommaseo]] nella sua biografia del Santo - da lui superato valentemente».</ref>
Il padre faceva il fabbro ferraio ed effettivamente i suoi antenati appartenevano alla nobiltà e la casata aveva goduto in altri tempi di maggiore agiatezza e perfino di un certo splendore. Tuttavia il padre Don Pedro non era certo povero, considerato che possedeva casa, terreni e l'officina e la stessa sua posizione di prima autorità del paese dimostra una posizione economica abbastanza comoda.
Giunto a [[Roma]] nel [[1592]], mentre passava un giorno in una piazza, fu colpito in modo insolito dallo spettacolo di una turba di sudici e malvestiti ragazzi che giocavano tra grida scomposte, atti sconci, litigi e bestemmie. Di colpo comprese qual era la missione per la quale era giunto a Roma dalla sua patria lontana: La Scuola. Così, in un ambiente di ristrettezze e povertà, sul finire dell'autunno dell'anno [[1597]], in due povere stanze attigue alla sagrestia e messegli a disposizione dal parroco della [[chiesa di Santa Dorotea|chiesa di Santa Dorotea in Trastevere]], aprì "la prima scuola popolare gratuita in Europa ", come riconobbe anche [[Ludwig von Pastor]], che nella sua monumentale opera ''Storia dei Papi'' scrisse: «...ebbe origine la prima scuola popolare gratuita d'Europa.» E lì, in tempi in cui l'istruzione era privilegio delle classi più abbienti, sviluppò il suo progetto della scuola come strumento di promozione umana e salvezza educativa per i ragazzi di strada (metodo preventivo, attinto da [[Filippo Neri|san Filippo Neri]]). Il [[papa Paolo V]] approvò la fondazione calasanziana. Ebbe contatti con [[Tommaso Campanella]] e [[Galileo Galilei]]. Morì novantunenne a [[Roma]] ed è sepolto sotto l'altar maggiore della chiesa romana di [[Chiesa di San Pantaleo (Roma)|San Pantaleo]], presso [[Piazza Navona]].
Oggi le scuole a lui intitolate sono presenti in quattro Continenti ([[Oceania]], unica esclusa).
Dei benefici che quest'opera diede al mondo nei secoli dà un'esplicita testimonianza anche il Tommaseo quando, riferendosi in particolare all'Italia, afferma: «...di quell'Italia che dal Calasanzio e dalla sua Istituzione ebbe ed ha benefizi non dimenticabili se non dagli smemorati, a cui l'ignoranza è dottrina, l'ingratitudine dignità ...»<ref>Dalla Prefazione alla ''Vita di San Giuseppe Calasanzio'' di N. Tommaseo, scritta dal Padre Francesco Colli Vignarelli - Scolopio.</ref>
== Il culto ==
[[Papa Benedetto XIV]] lo [[beatificazione|beatificò]] il [[18 agosto]] del [[1748]]. Venne [[canonizzazione|canonizzato]] da [[papa Clemente XIII]] il [[16 luglio]] [[1767]] e venne proclamato da [[Pio XII]] «Patrono davanti a Dio di tutte le scuole popolari cristiane del mondo» nel [[1948]].
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