Gallia Narbonense: differenze tra le versioni
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Con la [[riforma augustea dell'esercito romano]], la [[Flotta militare romana|flotta]] fu riorganizzata (tra il [[27 a.C.|27]] ed il [[23 a.C.]]) grazie al valido collaboratore di Augusto, [[Marco Vipsanio Agrippa]]. Inizialmente fu dislocata nella Gallia Narbonense a ''[[Fréjus|Forum Iulii]]'',<ref name="LeBohec38">Y.Le Bohec, ''L'esercito romano da Augusto alla fine del III secolo'', Roma 2008, p. 38.</ref><ref name="Keppie152-153">L.Keppie, ''The Making of the Roman Army, from Republic to Empire'', 1984, pp. 152-153.</ref> in seguito fu divisa in nella due flotte, le cui basi erano a [[Miseno (Bacoli)|Miseno]] (''[[Classis Misenensis]]''), per la difesa del Mediterraneo occidentale, e [[Ravenna]] (''[[Classis Ravennatis]]'') per la difesa di quello orientale;<ref>[[Svetonio]], ''Augustus'', XLIX, 1.</ref> ognuna delle due "squadre navali" era poi sottoposta ad un prefetto, dove il ''[[praefectus classis Misenis]]'' risultava più alto in grado del ''[[praefectus classis Ravennatis]]''.<ref name="Keppie152-153"/>
Verso gli inizi del [[III secolo]] qui governò come proonsole, il futuro imperatore, [[Marco Clodio Pupieno Massimo]]. A partire dal [[260]] entrò a far parte dell'[[Impero delle Gallie]], staccandosi dal potere "centrale" di [[Gallieno]]. Tornò nella sfera d'influenza di Roma, quasi dieci anni più tardi, al tempo dell'Imperatore [[Claudio il Gotico]] ([[268]]-[[270]]). L'Imperatore [[Marco Aurelio Caro]] era originario della ''Narbonense''. E ad ''[[Arelate]]'' fu posta una [[Zecca di Arelate|zecca]] che qui
== Geografia politica ed economica ==
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