Canzone al Metauro: differenze tra le versioni
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ANALISI DEL TESTO
- La meditazione autobiografica
Le "Rime" tassiana più apprezzate sono quelle in cui il poeta anta liricamente la propria vita. È ciò che accade in questa canzone incompiuta, che già i lettori del tardo Cinquecento consideravano un capolavoro per la diretta effusione degli affetti che il poeta h travasato nei versi. Non mancano neppure qui gli spunti cortigiani, come avvien per esempio ai vv. 7-9 con l'iperbolica rappresentazione della Quercia, i cui rami si distendono su monti e mari, a suggerire la potenza dei duchi di Urbino; l'esordio della canzone è ricco di simili spunti elogiativi (fglio piccolo, sì ma glorïoso, v.2; cortesi.....sponde, v.5; ombra....ospital, v.11; gentil riposo e sede, v.12). Ma questi elementi vengono riequilibrati nella meditazione autobiografica che si snoda a partire dal v.21.
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