Lei dunque capirà: differenze tra le versioni
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'''''Lei dunque capirà''''' è un [[racconto]] dello scrittore e giornalista [[Trieste|triestino]] [[Claudio Magris]]
== Trama ==
La narratrice racconta i tentativi fatti dall'amato per portarla fuori dalla "Casa di riposo" in cui è finita a causa di un'infezione (la Casa è una metafora del [[regno dei morti]]). La protagonista parla costantemente ad un invisibile Presidente della Casa, personaggio con caratteristiche che lo avvicinano al [[Dio|Dio cristiano]], o perlomeno al Dio cristiano così come è percepito dalla gente comune. Il Presidente concede all'amato della narratrice (un poeta e cantautore, un artista, proprio come [[Orfeo]]) di condurre la donna fuori dalla Casa, a patto che non si volti a guardarla prima di essere uscito all'aria aperta. Tuttavia per varie ragioni, tra le quali la convinzione che l'uomo sia sceso a prenderla per cantare la verità sconosciuta ai vivi, e la consapevolezza del fatto che i morti non conoscono le verità ultime più dei vivi, inducono la giovane donna a chiamare "con voce ferma" l'amato inducendolo a voltarsi; in questo modo non dovrà dare il dispiacere di rivelargli che non è possibile conoscere la verità, in quanto nemmeno i morti la possiedono. L'uomo si volta e lei, dispiaciuta e serena a un tempo, ripiomba nella penombra dell'immensa Casa di Riposo.
== Bibliografia ==
*Claudio Magris, ''Lei dunque capirà'', Milano, Garzanti, 2006 <small>ISBN 9788811597896</small>
==Voci correlate==
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