Ordine cistercense: differenze tra le versioni

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L'esatta ricostruzione delle vicende storiche che hanno portato alla nascita dell'ordine cistercense è alquanto difficoltosa, sia per la scarsezza e l'incerta datazione dei documenti che per il fatto che la sua origine non è tanto ricollegabile all'intuizione di un singolo fondatore, ma alla ricerca progressiva condotta da un gruppo di monaci di una nuova forma di vita religiosa.
 
L'[[Abbazia di Cîteaux|abbazia madre]] di [[Cîteaux]] venne fondata da [[Roberto di Molesme|Roberto]], esponente di una nobile famiglia della [[Champagne (provincia)|Champagne]] e già [[priore]] di numerosi monasteri [[Ordine di San Benedetto|benedettini]]:<ref>G. Battista, BSS, vol. XI (1968), coll. 238-245.</ref> dopo un'esperienza eremitica condotta nella foresta di [[Collan]], nel [[1075]] fondò un monastero benedettino riformato a [[Molesme]], in [[Borgogna]], e ne venne eletto abate. Poiché, nonostante le sue intenzioni, il monastero divenne una ricca abbazia, con alle dipendenze una trentina di priorati, Roberto, deciso a mettere in pratica una stretta osservanza della [[regola di san Benedetto]], raccolse ventuno membri della comunità e il [[21 marzo]] [[1098]],<ref>La data di fondazione dell'abbazia probabilmente è simbolica, coincidendo con quella della festa di [[Benedetto di Norcia|san Benedetto]] e, nell'anno 1098, anche con la [[domenica delle Palme]] (cfr. J. Marilier, ''op. cit.'', pp. 23-24).</ref> con l'approvazione del legato pontificio [[Ugo di Romans]] e sotto la protezione del duca [[Oddone I di Borgogna]], diede inizio a una nuova comunità monastica a [[Cîteaux]] (in latino ''Cistercium''),<ref>L'etimologia del toponimo è discussa: ''Cistercium'' potrebbe essere messo in relazione con la parola latina ''cisterna'' (terreno paludoso) o con il francese ''cistel'' (giunco delle paludi), e potrebbe alludere alla natura acquitrinosa del posto (cfr. J. Marlier, ''op. cit.'', pp. 23-26); il toponimo potrebbe anche essere ricollegato al fatto che il sito si trovava da questo lato della terza pietra miliare (in latino ''cis tertium lapidem militarium'') dell'antica strada che da [[Langres]] conduceva a [[Chalon-sur-Saône]] (cfr. T.N. Kinder, ''op. cit.'', p. 17).</ref> nei pressi di [[Digione]], dove il visconte Rainaldo di Beaune gli aveva donato una chiesa e dei terreni.
 
Per sottolineare la loro intenzione di condurre un più austero stile di vita nel ''novum monasterium'', i monaci della comunità rinnovarono i loro [[voto (religione)|voti]] nelle mani di Roberto. Nell'estate del [[1099]] [[papa Urbano II]] ordinò a Roberto di tornare nell'abbazia di Molesme<ref>A causa del suo rapido ritorno a Molesmes, è solo a partire dall'anno della canonizzazione di Roberto ([[1222]]) che egli viene ritenuto fondatore dell'ordine: fino ad allora era Alberico a essere considerato il primo abate (cfr. J.-A. Lefèvre, ''op. cit.'', p. 82).</ref> e i monaci di Cîteaux elessero come suo successore [[Alberico di Cîteaux|Alberico]]<ref>B. Bendini, BSS, vol. I (1961), coll. 668-670.</ref>, il quale riuscì a ottenere da [[papa Pasquale II]] l'approvazione per il suo monastero e, con il ''Privilegium romanum'' del [[19 ottobre]] [[1100]], la sua libertà da intromissioni di autorità ecclesiastiche o secolari.
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Ad Alberico succedette l'inglese [[Stefano Harding]], che dopo essersi formato presso l'abbazia di [[Sherborne]] e poi a [[Parigi]] e a [[Roma]] e dopo aver conosciuto la vita monastica così come condotta a [[Cluny]], [[Camaldoli]] e [[Vallombrosa]], era entrato tra i monaci di Molesme e aveva poi aderito al gruppo riformato di Cîteaux.<ref>C. Stercal, ''op. cit.'', pp. 6-35.</ref> Sotto il suo governo, la vita religiosa fiorì e la situazione economica dell'abbazia migliorò significativamente.
 
Nella primavera del [[1112]] entrarono nella comunità il nobile [[Bernardo di Chiaravalle|Bernardo di Fontaines]] che portò con sé trenta suoi compagni.<ref>P. Zerbi, BSS, vol. III (1963), coll. 1-37.</ref> Il crescente afflusso di persone desiderose di far parte della comunità rese necessaria la fondazione di monasteri filiali: il primo sorse a [[La Ferté]] nel [[1113]], nel [[1114]] ne venne fondato uno a [[Pontigny]], poi uno a [[Morimond]] e nel [[1115]] dodici monaci guidati da Bernardo diedero vita al [[Abbazia di Clairvaux|monastero di [[Clairvaux]] (o Chiaravalle), del quale Bernardo fu il primo abate.
 
Pur avendo ricoperto solo la carica di abate del monastero di Clairvaux, Bernardo diede il contributo fondamentale alla diffusione dell'ordine in tutta Europa e al consolidamento del suo assetto organizzativo. Monasteri affiliati a Cîteaux sorsero presto anche al di fuori dei confini francesi (nel [[1120]] a [[Tiglieto]], in [[Liguria]], nel [[1123]] a [[Kamp]], in [[Renania]], nel [[1124]] a [[Abbazia di Santa Maria di Lucedio|Lucedio]], in [[Piemonte]]), ma il massimo sviluppo dell'ordine si ebbe tra il [[1124]] e il [[1151]] (i monasteri dipendenti da Cîteaux divennero 160, diffusi anche in [[Spagna]], [[Svezia]], [[Svizzera]] e [[isole britanniche]]).