Parco nazionale del Gran Paradiso: differenze tra le versioni
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== Fauna ==
[[File:2006-08-06 31.jpg|thumb|230px|Due esemplari di [[stambecco]].]]
L'animale simbolo del parco è lo [[Capra ibex|stambecco]] presente in circa
Il [[camoscio]], invece, è diffidente, elegante nei suoi balzi, veloce e scattante. Di dimensioni minori (massimo 45-50 kg), se ne contano oltre
Il parco, in passato, non era un ecosistema perfetto. I predatori naturali erano del tutto assenti: l'[[orso]] e il [[lupo]] estinti da secoli, gli altri sono perseguitati ai tempi della riserva. Il compito delle Reali Cacciatori Guardie era quello di proteggere la selvaggina non solo dai bracconieri ma anche dagli animali ritenuti nocivi e il re ricompensava con laute mance l'abbattimento di una [[lince]], di un [[gipeto]], di una [[Vulpes vulpes|volpe]] o di un'[[aquila]]. Si giunse così, all'incirca nel 1912-13, all'estinzione della lince europea e del gipeto barbuto; oggi, grazie a ripopolamenti e attività costanti, si contano circa 21 coppie di aquile mentre molto presente resta la volpe. Negli ultimi anni si è cercato di reintrodurre la lince. Inoltre, è stato anche reintrodotto il gipeto, che ora può contare di
Un altro mammifero molto diffuso nel parco è la [[marmotta]] (se ne contano circa 6000 unità). Vive in tane sotterranee con diversi cunicoli come vie d'uscita. Predilige le praterie e le poche aree pianeggianti (numerosissime al Piano del Nivolet). È un roditore e ai primi freddi cade in un profondo letargo che dura quasi sei mesi. Inconfondibile il suo verso: un fischio che la marmotta "sentinella" emette, drizzandosi in verticale, quando avvista un pericolo o un animale estraneo al suo ambiente seguito dal repentino fuggi fuggi degli altri componenti del branco.
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