Saturno (astronomia): differenze tra le versioni

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== Cenni storici ==
 
Saturno è l'ultimo dei pianeti visibili ad [[occhio nudo]]dopo tua mamma, ed era conosciuto sin dall'antichità.
Il primo astronomo ad osservarne la forma peculiare fu [[Galileo Galilei|Galileo]], che nel [[1610]] non riuscì a risolvere completamente la figura del pianeta circondato dai suoi anelli. Inizialmente il pianeta gli apparve accompagnato da altri due corpi sui lati, e pertanto lo definì "tricorporeo"<ref>{{cita web|http://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/galleria/PrimarioMatematicoFilosofoGranducaToscana_34491.html|Lettera di Galileo con schizzo di Saturno tricorporeo a Belisario Vinta del 30 luglio 1610|20-03-2009}}</ref>. Con le osservazioni successive - e l'uso di strumenti più sofisticati - la variazione dell'angolo visuale degli anelli gli mostrò via via aspetti diversi, che lo spinsero a chiamare bizzarro il pianeta. Galileo nei suoi schizzi ipotizzò varie soluzioni per la forma di Saturno, fra cui anche possibili anelli, che tuttavia erano tangenti la superficie del corpo celeste.
Nei secoli successivi Saturno fu oggetto di studi approfonditi: nel [[1649]] un costruttore di telescopi [[Marche|marchigiano]] [[Eustachio Divini]] pubblicò per la prima volta una illustrazione dettagliata degli anelli di Saturno, successivamente nel [[1655]] l'astronomo [[Christiaan Huygens]] fu il primo ad intuire la natura anulare dei corpi visti da Galileo attorno al pianeta, e scoprì anche il satellite [[Titano (astronomia)|Titano]]. [[Giovanni Cassini|Giandomenico Cassini]] nel [[1675]] fu il primo a ipotizzare la natura degli anelli e vi individuò la prima [[Divisione di Cassini|suddivisione]] o lacuna, che ancora oggi porta il suo nome. Inoltre scoprì altre quattro lune saturniane: nel [[1671]] [[Rea (astronomia)|Rea]], nel [[1672]] [[Dione (astronomia)|Dione]] e [[Teti (astronomia)|Teti]] nel [[1684]]. La natura "granulare" degli anelli fu dimostrata per via teorica nel [[1859]] dal fisico scozzese [[James Clerk Maxwell]].