Cesone Duilio Longo: differenze tra le versioni
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Allo scoppio delle ostilità contro [[Sabini]] ed [[Equi]], Cesone, con i colleghi decemviri [[Lucio Minucio Esquilino Augurino]], [[Tito Antonio Merenda]], [[Marco Cornelio Maluginense]] e [[Marco Sergio Esquilino]], fu mandato a condurre le operazioni contro gli Equi, che, come al solito, si svolsero sul [[monte Algido]]. Tra i propri soldati militava [[Lucio Verginio]], padre ed assassino della figlia [[Verginia]], futuro [[tribuno della plebe]]<ref>Tito Livio, ''Ab urbe condita libri'', Libro III, 41</ref>.
Nel 449 a.C., ristabilite le prerogative dei [[Tribuni della plebe]] dai consoli [[Lucio Valerio Potito]] e [[Marco Orazio Barbato]], fu accusato dai tribuni per le azioni illegali adottate durante il decemvirato, e per questo fu inviato all'esilio, dopo che gli furono confiscati i propri beni.<ref>Tito Livio, ''Ab urbe condita libri'', Libro III, 4, 58.</ref>.
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