CSS Virginia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Fix link
Nessun oggetto della modifica
Riga 52:
|note=
}}La '''CSS ''Virginia''''', [[corazzata]] a vapore dotata di rostro o sperone, rappresentò un nuovo tipo di nave da guerra.
Il [[20 aprile]] [[1861]], quando le autorità della [[Virginia]] entrarono in possesso del [[Cantiere di Norfolk]] dopo la sua evacuazione da parte delle forze federali, trovarono, fra altri oggetti di valore, il relitto della [[fregata (nave)|fregata]] a vapore [[USS Merrimack|USS ''Merrimack'']]. Benché bruciata fino alla linea di galleggiamento ed affondata, la parte bassa dello [[scafo]] della grande [[nave]] ed i macchinari erano intatti. Durante la restante parte del 1861 e nei primi due mesi del [[1862]] la [[Marina degli Stati Confederati|Forze_armate_degli_Stati_Confederati_d'America#Marina]] la recuperò, la portò all’asciutto e la convertì in una corazzata a casamatta con sperone, un nuovo tipo di nave da guerra che prometteva di superare la grande superiorità dell’Unione in navi da guerra convenzionali. Entrata in servizio come CSS ''Virginia'' a metà febbraio 1862, la corazzatura di ferro della nave la rendeva virtualmente invulnerabile al fuoco dei [[cannone|cannoni]] del tempo. Dal canto suo era armata da dieci cannoni, un cannone rigato da sette pollici su affusto ruotante a ciascuna estremità ed una batteria ai lati di due cannoni rigati da sei pollici e sei da nove pollici ad anima liscia. Alla prua era fissato un rostro o sperone di ferro, che permetteva di utilizzare la nave stessa come arma mortale.
 
===Caratteristiche tecniche===
La ''Virginia'' era lunga 83 m (275 [[Piede (unità di misura)|ft]]) ed era protetta da una corazza lunga 49 m (160 ft) nella parte centrale dello scafo, la corazza era in legno di [[Quercus|quercia]] e di [[Pinus|pino]] per uno spesso di 60 cm (2 ft). Sopra il legno erano fissate due [[Virola|virole]] di [[ferro]] dello spessore di 50 mm (2 [[Pollice (Unità di misura)|in]]) ciascuna. I lati della corazza erano inclinati di 36°, la parte superiore (che fungeva da tetto) era in grate di ferro, con quattro [[Glossario dei termini marinareschi (A-B)#B|boccaporti]]<ref>Conf. Mil. Hist. pag 31</ref>.
 
L'armamento offensivo era dato da un cannone rigato da sette pollici Brooke su affusto ruotante a ciascuna estremità ed una batteria ai lati di due cannoni rigati da sei pollici Brooke e sei da nove pollici Dahlgren ad anima liscia. Alla prua era fissato un rostro o sperone di [[ghisa]], del peso di 680 kg (1500 [[Libbra (Unità di misura)|lb]]), che sporgeva dalla prua della nave di 60 cm permettendo di utilizzare la nave stessa come arma mortale<ref>Conf. Mil. Hist. pag 32</ref>.
 
I motori a vapore erano rimasti gli stessi utilizzati dalla nave quando faceva parte della US Navy e, secondo il parere dei motoristi, erano poco [[Affidabilità|affidabili]], permettendo comunque una velocità di 6 [[Nodo (Unità di misura)|nodi]]<ref>Conf. Mil. Hist. pag 32-33</ref>.
 
==Primo impiego operativo==
Riga 62 ⟶ 69:
==Il prosieguo delle operazioni==
Per i due mesi successivi le due corazzate si tennero reciprocamente in scacco. La ''Virginia'', riparata e rinforzata nei Cantieri di Norfolk, ritornò nell’area di Hampton Roads l’[[11 aprile]] e l’[[8 maggio]], ma non ne risultarono altri combattimenti con la ''Monitor''. Quando i Confederati abbandonarono le loro posizioni nell’area di Norfolk, la ''Virginia'' era minacciata dalla perdita della sua base. Dopo un inutile tentativo di alleggerirla a sufficienza per risalire il [[fiume James]], l’[[11 maggio]] la formidabile corazzata confederata fu distrutta dal suo equipaggio al largo dell’[[isola di Craney]], circa sei miglia dal punto in cui aveva elettrizzato il mondo con le sue battaglie dell’8 e 9 marzo. La carcassa della ''Virginia'' fu rimossa quasi completamente fra il [[1866]] ed il [[1876]].
 
==Bibliografia==
*{{en}} AAVV, Confederate Military History, 12 volumi, Confederate Publishing Company, Atlanta (GA-USA), 1899<ref>La parte relativa alla CSN è nel XII volume, scritta da William H.Parker</ref>
 
==Note==
{{references}}
 
<gallery>