Moog: differenze tra le versioni

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Soprattutto in questa versione, il moog, che aveva varianti sonore e timbriche quasi infinite, ha costituito la realizzazione di un sogno antico: quello di manipolare il suono attraverso una variazione cromatica che lo rende simile all'uso dei colori su una tavolozza. Si ritiene che la forza del moog risieda comunque sul suo potere evocativo: un lungo "do" basso che fa da sfondo a certe scene filmiche può essere sostituito da un tappeto di archi (come nell'introduzione al primo movimento della Terza [[sinfonia]] di [[Henryk Górecki|Gorecki]]), ma quel suono caratteristico del sinth moog è oramai entrato a pieno titolo nell'immaginario sonoro di questi ultimi decenni.
L<nowiki>'</nowiki>''ouverture'' del film ''[[Shining (film)|Shining]]'' (''MountainRocky RockMountain'' di [[Walter Carlos]]) è un altro esempio in cui l'utilizzo del moog produce un impatto sonoro difficilmente raggiungibile con altri strumenti.
 
Del Modular Moog esistono alcuni simulatori per PC. Uno dei più famosi è il [[Moog modular V|Moog Modular V]] di [[Arturia]].