Arianiti: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Secondo la tradizione, gli Arianiti sarebbero stati discendenti del nobile casato [[Impero bizantino|bizantino]] dei [[Comneno]], che diede al trono di Costantinopoli ben sei [[Imperatore d'Oriente|imperatori]]: il capostipite, Comino Arianiti Comneno ([[XIV secolo]]), governatore di [[Valona]], sarebbe stato nipote per via materna di questi ultimi. Gli Arianiti erano originari dell'Albania e provenivano dal territorio a nord di [[Salona]]<ref name="arianiti-ch1">[{{cita libro|cognome= |nome= |titolo= Dizionario storico-portatile di tutte le venete patrizie famiglie |anno= 1780 |editore= Giuseppe Bettinelli |pagine= p. 53 | url= http://books.google.it/books?id=9jY8AAAAcAAJ&pg=PA53&dq=comino+Dizionario+Storico-Portatile+Di+Tutte+Le+Venete+Patrizie+Famiglie&hl=it&ei=UiHQTebCB8bz-ga6y93rCQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false ''Comneno'' e ''Comino'' - Dizionario Storico-Portatile Di Tutte Le Venete Patrizie Famiglie]}}</ref>.
 
Tra il [[XV secolo|XV]] e il [[XVI secolo]], gli Arianiti furono signori di numerosissime località dell'[[Epiro]], e, dal [[1495]], assunsero anche i titoli di princpi di [[Macedonia]] e [[Tessaglia]] e [[principato d'Acaia|duchi d'Acaia]]<ref>In realtà, ad autonominarsi tale fu Costantino Arianiti, ma tali titoli non gli furono mai riconosciuti dal papa.</ref>. Furono aggregati al [[patriziato veneziano]] nel [[1464]]<ref name="Arianiti-ch1">[http://www.storiadivenezia.net/sito/rivista/SdV%20-%20Numero%20I.{{pdf}} Storia{{cita di Venezia], pag. 63.</ref> per i servigi prestati alla [[Repubblica di Venezia|Repubblica]] nella lotta contro i [[Impero ottomano|Turchi]]<ref name="arianiti-ch1"/>. In taluni elenchi delle famiglie patrizie venete, gli Arianiti sono attestati con i nomi di ''Comneni'' e di ''Comino'', e tenuti come due famiglie distinte<ref>È oggi evidente, tuttavia, che questi due casati sono in realtà lo stesso: entrambi furono aggregati nel 1464, entrambi erano provenienti dalla medesima area geografica, e inoltre l'appellativo ''Comino'' era il nome del fondatore della dinastia, che, come già detto, vantava discendenza dai Comneni.</ref>: in particolare, si può rintracciare che i Comneni furono aggregati nella persona di un certo ''ser Arianith''<ref name="arianiti-ch1"/>. Rimane ignota, tuttavia, la data della loro estinzione<ref name="Arianiti-ch1"/>: i suddetti elenchi azzardano la scomparsa di questa casa in un altro Arianith, nel [[1551]]<ref name="arianiti-ch1"/>.pubblicazione
| quotes =
| autore =Dorit Raines
| coautori =
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| anno =2003
| mese =
| titolo =Cooptazione, aggregazione e presenza al Maggior Consiglio: le case del patriziato veneziano, 1297-1797
| rivista =Storia di Venezia
| volume =
| numero = I
| pagine =63
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| url =http://www.storiadivenezia.net/sito/rivista/SdV%20-%20Numero%20I.pdf
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| accesso =14 gennaio 2012
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}}</ref> per i servigi prestati alla [[Repubblica di Venezia|Repubblica]] nella lotta contro i [[Impero ottomano|Turchi]]<ref name="arianiti-ch1"/>. In taluni elenchi delle famiglie patrizie venete, gli Arianiti sono attestati con i nomi di ''Comneni'' e di ''Comino'', e tenuti come due famiglie distinte<ref>È oggi evidente, tuttavia, che questi due casati sono in realtà uno solo: entrambi furono aggregati nel 1464, entrambi erano provenienti dalla medesima area geografica, e inoltre l'appellativo ''Comino'' era il nome del fondatore della dinastia, che, come già detto, vantava discendenza dai Comneni.</ref>: in particolare, si può rintracciare che i Comneni furono aggregati nella persona di un certo ''ser Arianith''<ref name="arianiti-ch1"/>. Rimane ignota, tuttavia, la data della loro estinzione<ref name="Arianiti-ch1"/>: i suddetti elenchi azzardano la scomparsa di questa casa in un altro Arianith, nel [[1551]]<ref name="arianiti-ch1"/>.
 
Degno di particolare attenzione fu [[Costantino Arianiti]], figlio di Giorgio, spregiudicato politico e abile capitano di ventura dell'Italia del Cinquecento: fu il primo ad assumere i titoli principeschi di Macedonia, Tessaglia e Acaia, e fu reggente del [[marchesato del Monferrato]] in vece del giovanissimo nipote [[Giovanni Giorgio del Monferrato|Giovanni Giorgio Paleologo]]; fu inoltre uomo di potere presso le corti [[Sacro Romano Impero|tedesca]], [[regno di Francia|francese]] e [[Stato pontificio|pontificia]]. Fu signore di [[Mondovì]], [[Castellino di Moncalvo|Castellino]], [[Marsaglia]], [[Fano]] e [[Mondaino]].