Il pendolo di Foucault: differenze tra le versioni
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{{quote|Quando uno tira in ballo i Templari è quasi sempre un matto
|Umberto Eco}}
'''''Il pendolo di Foucault''''' è il secondo romanzo dello scrittore italiano [[Umberto Eco]]. Pubblicato nel [[1988]] dalla casa editrice [[Bompiani]] (con cui Eco aveva già un pluridecennale rapporto), è ambientato negli anni della vita dello scrittore di [[Alessandria]], arrivando ai primi [[anni 1980|anni ottanta]]. Il pendolo di Foucault è suddiviso in dieci segmenti che rappresentano i dieci [[Sephirot]]. Il romanzo è pieno di citazioni [[esoterismo|esoteriche]] alla [[Cabala]], all’[[alchimia]] e alla [[teoria del complotto]], così tante che il critico letterario e romanziere [[Anthony Burgess]] ha suggerito che sarebbe stato utile un indice.<ref>Burgess, [http://www.nytimes.com/1989/10/15/books/a-conspiracy-to-rule-the-world.html ''A Conspiracy to Rule the World''], ''New York Times Book Review'', October 15, 1989</ref> Il titolo del libro si riferisce all’[[Pendolo di Foucault|effettivo pendolo]] ideato dal fisico francese Léon Foucault per dimostrare la rotazione della Terra, il quale ha un significato simbolico all’interno del romanzo. Sebbene alcuni credano che esso si riferisca al filosofo [[Michel Foucault]]<ref>Il romanzo termina il giorno dopo la morte di Michel Foucault (25 Giugno 1984).</ref> notando l’amicizia di Eco con il filosofo francese,<ref>D. Defert, "Chronologie", in M. Foucault, ''Dits et écrits'', Gallimard, Paris 1994 (2001), p. 41.</ref> l’autore “respinge in modo particolare qualsiasi allusione intenzionale a Michel Foucault”<ref>"Umberto Eco & The Open Text" by Peter E. Bondanella p. 133</ref> – e questo viene considerato come uno dei suoi sottili giochi letterari.
== Trama ==
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