Cavo audio: differenze tra le versioni

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La filosofia alla base della realizzazione dei cavi di alimentazione [[Hi-end]] parte da una semplice considerazione: se è vero che il segnale audio che un impianto Hi-Fi “consegna” ai diffusori acustici (per essere trasformato in musica) alla fin fine è “fatto” con l’elettricità proveniente dai [[trasformatore|trasformatori]] della più vicina [[cabina elettrica]], pertanto, migliorando la qualità della “materia prima”, si interverrà sulla bontà del prodotto finale.
 
Per essere coerenti con questa tesi si dovrebbe comunque considerare per sezione di alimentazione tutto il percorso cablato dal contatore luce al trasformatore dell'apparato e ragionare sull'isolamento dai fenomeni di spike e rumore generati dagli alimentatori shuntswitching presenti negli apparati stessi e sui loop di massa. Progettando l'intero sistema, di cui il cavo di alimentazione è solo un anello, con opportune sezioni, filtri, prese ed una corretta messa in fase degli apparecchi si può pensare ad ottenere quei miglioramenti teorici, e forse udibili, tanto ricercati dall'audiofilo.
 
==Voci correlate==