Egiziano tolemaico: differenze tra le versioni

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==Segni multilitteri==
 
Viene fatto largo uso di un unico segno per esprimere, al contrario dei casi sopra elencati, nei quali segni multilitteri assumevano il valore di monolitteri, concetti più lunghi.
Mentre, anche per i nomi di divinità l'egiziano classico preferiva usare il segno della divinità stessa come determinativo di una parola scritta con segni fonetici, ora si mantiene solo il determinativo:<ref>La stele di Rosetta e il decreto di Menfi, Alberto Elli con contributi di Paolo Bondielli e Paolo Belloni, ''cit.'' p.107.</ref>
 
 
===Ideogrammi===
====Nomi propri====
 
*Anzichè scrivere <hiero>sw-n:t-</hiero> per scrivere "faraone", si disegna immediatamente il determinativo del sovrano.
Allo stesso modo, per scrivere "sovrano dell'Alto Egitto" e "sovrano del Basso Egitto", si usano i determinativi <hiero>A44</hiero> e <hiero>A45</hiero> con l'uomo che indossa le corone hedjet e desheret anzichè scrivere il termine completo, ny-sut o ny-bity.
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====Azioni e cose====
 
*Per scrivere m33, vedere, anzichè usare i segni <hiero>mA-A-ir</hiero> va diffondendosi l'uso del segno del doppio [[udjat]], l'occhio di [[Horus]], per esprimere l'azione.
 
*Per esprimere entrare e uscire, invece dei classici aq, <hiero>aq-pr-D54</hiero> e pr(j), <hiero>pr-D54</hiero>, che possiedono sì il determinativo del movimento, ma non esprimono direttamente l'azione, si inventano due nuovi segni, non presenti su WikiHiero, che rappresentano un serpente che esce ed entra da una casa.
<ref>La stele di Rosetta e il decreto di Menfi, Alberto Elli con contributi di Paolo Bondielli e Paolo Belloni, ''cit.'' p. 108</ref>
 
 
*'''[[Metonimia]]'''
 
Si diffonde la metonimia, che permette di esprimere un concetto per mezzo di una cosa ad esso collegata:<ref>La stele di Rosetta e il decreto di Menfi, Alberto Elli con contributi di Paolo Bondielli e Paolo Belloni, ''cit.'' p. 108.</ref>
 
 
*Tipico è il caso della titolatura regale: il prenome di ny-sut-biti, "colui che appartiene al giunco e all'ape", allegoria dell'Alto e del Basso Egitto, anzichè essere espresso con i canonici segni del giunco e dell'ape, può essere rappresentato con l'unione delle due corone (tale uso era però già presente a partire dal re [[Sethi I]].
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Si usa una parte di un oggetto per esprimere la sua totalità.<ref>La stele di Rosetta e il decreto di Menfi, Alberto Elli con contributi di Paolo Bondielli e Paolo Belloni, ''cit.'' pp. 108-109</ref>
 
 
*Per scrivere ẖrd, bambino, si usa la ciocca tradizionale (non presente in WikiHiero) anzichè il segno <hiero>Xrd</hiero>
 
===Fonogrammi===
 
Si diffondono i rebus.<ref>La stele di Rosetta e il decreto di Menfi, Alberto Elli con contributi di Paolo Bondielli e Paolo Belloni, ''cit.'' pag.109.</ref>
 
 
 
*'''Numeri'''
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Si verificano diverse variazioni fonetiche, come caduta di consonanti iniziali, medie e finali se deboli, termini scritti con quattro o cinque suoni, se questi sono simili tra loro, tendono a ridursi alla radice bi-trilittera, caratteristica della maggioranza delle parole egiziane.
Si verificano [[metatesi]], scambio di due consonanti simili a fini eufonici, oppure [[assimilazioni]],con la soppressione, se vi sono due suoni simili accostati, di uno dei due.<ref>La stele di Rosetta e il decreto di Menfi, Alberto Elli con contributi di Paolo Bondielli e Paolo Belloni, ''cit.'' pag 110</ref>
 
 
*Variazioni grafiche: segni comuni vengono riportati con nuovi aspetti, si introducono segni dallo ieratico, avvengono false analogie o addirittura i segni si confondono.
<ref>La stele di Rosetta e il decreto di Menfi, Alberto Elli con contributi di Paolo Bondielli e Paolo Belloni, ''cit.'' pag 110.</ref>
 
 
*'''Segni composti'''