Platone: differenze tra le versioni
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L'altro problema legato alla figura di Socrate è la sua condanna a morte, cioè il fatto che sia stato trattato come un criminale pur essendo «il più giusto» tra gli uomini.<ref>Così Platone definisce Socrate nella ''lettera VII'', 324 e.</ref> Ciò significò per Platone dover constatare che tra filosofia e vita politica esisteva quell'incompatibilità già conosciuta da Socrate che nella ''Apologia'' accenna alla quasi ineluttabilità della sua condanna da parte dei politici e rifiuta la proposta di andare in esilio.<ref>«Perché io lo so bene, dovunque io vada i giovani verranno ad ascoltarmi come qui; e se io li allontano, saranno essi stessi che mi faranno cacciare persuadendone i più anziani; se non li allontano, mi cacceranno i loro genitori e parenti per cagion loro» (Platone, ''Simposio-Apologia di Socrate'', Guaraldi, 1995, p.120).</ref>
Compito dei filosofi è allora quello di fare in modo che la filosofia non sia in contrasto con lo stato, dove non accada più che un giusto sia condannato a morte.pirlaaaaaaaaa
Il tema era connesso alla convinzione che la filosofia fosse inutile: per molti Ateniesi Socrate è quello rappresentato ne ''[[Le nuvole (Aristofane)|Le nuvole]]'', [[commedia]] di [[Aristofane]] come un pedante seccatore perso nelle sue discussioni astratte e campate in aria.
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