Gioco in stile tedesco: differenze tra le versioni
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I '''giochi
== Caratteristiche ==
Sebbene l'espressione definisca innanzitutto la provenienza geografica dei giochi, il suo uso implica anche un riferimento ad alcune caratteristiche tipiche della famiglia, quali:<ref name=Angiolino />
▲* regole semplici, adatte al gioco in famiglia
▲* elementi di strategia e tattica
▲* componentistica di qualità
* Meccaniche astratte e poco dipendenti dall'ambientazione.
▲* partite di durata modesta (da meno di mezz'ora a un paio d'ore al massimo)
* Non trattare guerre o conflitti.
*
In particolare, entrando più in dettaglio nelle meccaniche di gioco, la categoria dei giochi tedeschi si caratterizza per:
* l'assoluta uguaglianza della dotazione iniziale di risorse assegnate ad ogni giocatore ad inizio partita come pure l'assoluta uguaglianza delle possibilità teoriche di gioco, grazie ad un fine bilanciamento delle mappe (se presenti);
* il limitato uso (o addirittura l'assenza) di dadi o di estrazioni di carte da mazzo coperti e, di conseguenza, la poca (o nulla) influenza della componente aleatoria nell'impostazione di una strategia durante lo svolgimento della partita;
* l'utilizzo di meccaniche astratte generalmente molto valide ma di limitata varietà, adattate ad ambientazioni qualsivoglia ([[fantasy]], storica,
* la possibilità che le prime mosse/azioni delle partite successive alle prime si standardizzino su di una sequenza ben determinata, sapientemente studiata e ben colladata (sulla tipologia delle aperture agli scacchi), rendendo però di volta in volta meno interessante le prime fasi della partita;
* la possibilità che esista per un dato gioco una strategia di vittoria migliore in assoluto rispetto a qualsiasi altra strategia, nota in genere solo ai giocatori con diverse partite di esperienza; la conseguenza di ciò è che una volta trovata, tale strategia venga ripetuta o per lo meno ricercata in ogni partita ed inoltre, che i giocatori neofiti, seppure arguti e attenti alle loro mosse, abbiano ben poche possibilità di vittoria contro giocatori esperti.
Con riferimento a questi elementi, anche alcuni giochi non provenienti dalla Germania vengono definiti "
In genere i giochi tedeschi vengono tipologicamente contapposti ai cosiddetti "giochi americani" o "giochi da tavolo all'americana", diametralmente opposti nelle meccaniche.<ref name=Angiolino /> Esistono comunque molti giochi da tavolo che non risultano prettamente classificabili né come "giochi
▲Con riferimento a questi elementi, anche alcuni giochi non provenienti dalla Germania vengono definiti "in stile tedesco"; un esempio per il mercato [[italia]]no sono i giochi di [[Leo Colovini]]. Un altro classico gioco di provenienza assolutamente non tedesca (americana) e che presenta caratteristiche che lo potrebbero classificare come "gioco Tedesco", è ''[[1830 (gioco)|1830]]'', notissimo gioco edito dalla Avalon Hill ed incentrato sullo sviluppo di ferrovie nel Nord America.
▲Esistono comunque molti giochi da tavolo che non risultano prettamente classificabili né come "giochi tedeschi" né come "giochi americani", presentando elementi caratteristici di entrambe queste tipologie.
== L'industria del gioco tedesco ==
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== Il mercato internazionale ==
I giochi tedeschi sono diffusi in tutto il mondo. Nei paesi di lingua tedesca (incluse per esempio [[Austria]] e [[Svizzera]]) dominano il mercato dei giochi; altrove sono collocati in un mercato di nicchia di estimatori dei giochi da tavolo (una comunità ben rappresentata a livello internazionale anche in organizzazioni come [[BoardGameGeek]]). In [[Italia]] come negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] si vendono soprattutto i giochi da tavolo classici, non tedeschi, come ''[[Risiko!]]'', ''[[Monopoli (gioco)|Monopoli]]'', ''[[Cluedo]]'', ''[[Trivial Pursuit]]'' e via dicendo. Tuttavia, le grandi case produttrici e distributrici nel mercato internazionale, come [[Hasbro]], stanno iniziando a mostrare un certo interesse nei confronti della realtà emergente dei giochi tedeschi per magari acquistarne i diritti in futuro.
== Note ==
<References />
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Andrea Angiolino e Beniamino Sidoti|titolo=Dizionario dei giochi|editore=Zanichelli|anno=2010|città=Bologna|id=ISBN 978-88-08-19349-0|cid=Angiolino }}
== Voci correlate ==
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