Romagna: differenze tra le versioni
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L'intervento dei Franchi, chiamati da [[papa Stefano II]] fu decisivo per la storia della penisola nei secoli successivi: il re Pipino il Breve, invece di restituire i territori all'imperatore di Costantinopoli, li donò alla [[Santa Sede]], ponendo così inizio allo [[Stato Pontificio]]. Per Romagna iniziò un lunghissimo periodo (oltre mille anni) di storia all'interno dello Stato della Chiesa.
Nel [[XII secolo]] le istituzioni comunali si diffusero in tutte le città romagnole. Tutta la Romagna era ricompresa nella [[Provincia Romandiolæ]], una delle cinque province dello Stato Pontificio (comprendeva tutto il territorio dal fiume [[Foglia]] al [[Panaro]]). Nel corso del [[XIII secolo]] infuriarono le lotte tra [[guelfi]] (fedeli al papa) e [[ghibellini]] (contrari al papa e alleati con l'imperatore del [[Sacro Romano Impero]]). Nel [[Medioevo]], i principali centri della Romagna raggiunsero il numero di sette: [[Ravenna]], [[Forlì]], [[Rimini]], [[Faenza]], [[Cesena]], [[Imola]] e [[Cervia]]. Tali rimasero fino ai giorni nostri.
Tra il [[1499]] e il [[1500]] [[Cesare Borgia]], su mandato di [[papa Alessandro VI]], sconfigge una dopo l'altra le signorie delle città romagnole, a cominciare da [[Forlì]] e [[Imola]]. Il Papa lo proclamò "Duca di Romagna" ed il Borgia pose a [[Cesena]] la sua Capitale; nel [[1507]], il ducato viene smembrato e la Romagna rientra nello Stato Pontificio. Negli anni Quaranta la Provincia Romandiolæ fu suddivisa in due: da una parte Bologna e dall'altra la Romagna. Al territorio romagnolo venne conferito ufficiale riconoscimento con la nascita della [[Legazione di Romagna]].
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==Nella letteratura==
===La Romagna nella Divina Commedia===
Il primo poeta a parlare della Romagna fu [[Dante Alighieri]]. Esiliato in Romagna, vi ha interamente composto la ''[[Divina Commedia]]''. Il ''sommo poeta'' visse gli ultimi anni a [[Ravenna]], dove morì nel [[1321]]; la città ne conserva tuttora le spoglie.
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{{quote|''Siede la terra, dove nata fui,''<br />''su la marina dove 'l Po discende''<br />''per aver pace co' seguaci sui...''|[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]], Canto V, 97-99}}
[[File:Inf. 27 Anonimo lombardo, Dante e Virgilio sul ponte, con Guido da Montefeltro fra i falsi consiglieri, ca. 1440,.jpg|thumb|right|180px|Dante e Virgilio con Guido da Montefeltro]]
Nell'[[Cerchi_dell'Inferno#Ottava_bolgia|Ottava bolgia]] dell<nowiki>'</nowiki>''Inferno'', dove sono condannati i consiglieri fraudolenti, Dante viene fermato da [[Guido da Montefeltro]] (1223-1298), che gli chiede: ''Dimmi se Romagnuoli han pace o guerra''. Il poeta gli risponde ricordando la Romagna con affetto e melanconia (vv. 37-39). Poi fa un quadro aggiornato della situazione politica città per città:
*Ravenna (vv. 40-42) è sempre sotto i [[Guido il Vecchio da Polenta|Da Polenta]], che hanno esteso il proprio dominio sulla vicina Cervia;
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