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La '''sopraffusione''' o '''sottoraffreddamento''' è il processo di [[raffreddamento]] di un [[liquido]] al di sotto della sua temperatura di [[solidificazione]], senza che avvenga effettivamente la solidificazione stessa.
Questo fenomeno si osserva principalmente nei [[polimero|polimeri]], materiali formati da macromolecole impedite nella cristallizzazione da [[ingombro sterico|fenomeni sterici]], oppure, nel caso di materiali composti da piccole molecole, nei liquidi puri e perfettamente in quiete.
Nel secondo caso, se si perturba lo stato di quiete (agitando il liquido introducendovi un corpo estraneo) si provoca l'immediata solidificazione del materiale e l'aumento della sua temperatura fino al punto di solidificazione.
Ciò che si viene a creare è una situazione instabile da un punto di vista [[termodinamica|termodinamico]], cioè il liquido è in condizione metastabile. Questo comportamento è dovuto al fatto che anche i movimenti su scala molecolare, cioè traslazionali, rotazionali e vibrazionali subiscono un brusco rallentamento. Le molecole non hanno dunque il tempo (cinetica) per cambiare posizione, ed ordinarsi in un reticolo cristallino stabile da un punto di vista termodinamico (che può essere individuato sul diagramma di stato).
{{cn|L'[[acqua]] può rimanere allo stato [[liquido]] fino a -42 °C in assenza di [[nucleo glaciogeno|nuclei glaciogeni]]. La presenza di acqua sopraffusa a temperature inferiori a 0 °C è molto probabile tra 0 °C e -12 °C, poco probabile tra -12 °C e -20 °C e rara tra -20 °C e -42 °C. Oltre -42 °C è impossibile.}}
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