Caligola: differenze tra le versioni

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<b>Caio Cesare Germanico</b> ([[31 agosto]] [[12]] - [[15 gennaio]] [[41]], anche noto come <b>Caio Cesare</b> o <b>Caligola</b>, [[Impero Romano|Imperatore]] Romano regnò dal [[37]] al [[41]]. Noto per il suo dispotismo estremamente stravagante, eccentrico e talvolta crudele, fu assassinato nel [[41]] da alcune sue guardie.
 
Era figlio del [[Generale (storia romana|Generale]] [[Germanico]] (nipote di [[Tiberio]] e fratello maggiore di [[Claudio (storia romana)|Claudio]]) e Agrippina, a sua volta nipote di [[Cesare Augusto|Augusto]]. Da ragazzo accompagnava i genitori nelle spedizioni militari ed indossava nei campi la calzatura dei legionari (Caliga), da cui il soprannome affettuoso "Caligola", datogli dai soldati. Attraverso la madre era pronipote dell'Imperatore [[Cesare Augusto|Augusto]] ed attraverso il padre pronipote della moglie di Augusto, [[Livia]]. L'ipotesi avanzata da taluno che Caligola a sette anni si fosse reso responsabile della morte del padre in [[Siria]], non è supportata da fonti storiche.
volta nipote di [[Cesare Augusto|Augusto]]. Da ragazzo accompagnava i genitori nelle spedizioni militari ed indossava
nei campi la calzatura dei legionari (Caliga), da cui il soprannome affettuoso "Caligola", datogli dai soldati. Attraverso la madre era pronipote
dell'Imperatore [[Cesare Augusto|Augusto]] ed attraverso il padre pronipote della moglie di Augusto, [[Livia]]. L'ipotesi
avanzata da taluno che Caligola a sette anni si fosse reso responsabile della morte del padre in [[Siria]], non è
supportata da fonti storiche.
 
Dopo la morte di [[Tiberio]], avvenuta il [[16 marzo]] [[37]], il [[Senato (Storia Romana)|Senato]] ne annullò il testamento, che lasciava la guida dell'impero a Caligola e a [[Tiberio Gemello]], nipote del defunto imperatore, sostenendo che al momento della stesura [[Tiberio]] fosse insano di mente e proclamò [[Impero Romano|''Imperator'']] Caligola il [[18 marzo]] [[37]]. Il nuovo imperatore per evitare problemi dinastici nominò subito [[Tiberio Gemello]] ''princeps iuvenutis''.
Molte delle informazioni su Caligola provengono da fonti prevenute contro di lui, specialmente dallo storico [[Svetonio]] e [[Dione Cassio]]. Le fonti si concentrano inoltre più sui pettegolezzi che sulla politica del giovane imperatore, dandoci quindi una visione distorta e poco veritiera della sua figura.
 
DopoNon laancora morteventenne difu [[Tiberio]]sorpreso ilin [[Senatorapporti (Storiaincestuosi Romana)|Senato]]con nela annullò il testamento e proclamòsorella [[Impero Romano|''Imperator''Drusilla]] Caligola il [[18 marzo]] [[37]]. Il testamento lasciava la guida dell'impero sia a Caligola, che almorì nipote dinel [[Tiberio]]: [[Tiberio Gemello]]. Probabilmente questi ebbe una relazione incestuosa con la sorella [[Drusilla38]]. Ebbe quattro mogli: [[Giunia Claudilla]], [[Livia Orestilla]], [[Lollia Paolina]], già sposata a [[Publio Memmio Regolo]], e infine [[Milonia Cesonia]].
Nel [[38]] fece giustiziare il suo ex sostenitore e potente capo della guardia [[Nevio Sutorio Macro]], probabilmente temendone il potere; fece anche uccidere [[Tiberio Gemello]], molto probabilmente temendo che questi reclamasse quello che, stando al testamento di Tiberio, gli spettava di diritto.
 
Nel [[38]] fece giustiziare o indusse al suicidio il suo ex sostenitore e potente capo della guardia [[Nevio Sutorio Macro]], probabilmente temendone il potere; fece anche uccidere [[Tiberio Gemello]], molto probabilmente temendo che questi reclamasse quello che, stando al testamento di Tiberio, gli spettava di diritto.
Stando alle fonti, Caligola, al culmine del suo regno, avrebbe voluto essere proclamato Dio. Dopo aver depauperato le finanze dello [[Stato]] in generosi compensi ai militari e giochi favolosi, estorse danaro all'[[aristocrazia]] romana ed inaugurò un [[bordello]] di stato. Si dice anche che avesse una straordinaria passione per il suo cavallo, che rispondeva al nome "Incitato". Un aneddoto molto noto narra che lo nominò [[Senato (storia romana)|Senatore]] ed intendesse nominarlo [[Console (storia romana)|Console]].
 
Stando alle fonti, Caligola, al culmine del suo regno, avrebbe voluto essere proclamato Dio. Questo provoncò molto scontento, soprattutto presso quelle popolazioni che già avevano problemi con la semplice autorità civile di Roma senza contare quella religiosa, per esempio i Giudei, che scatenarono motti di rivolta.
 
Dopo aver depauperato le finanze dello [[Stato]] (alla morte di [[Tiberio]] circa 2.700.000.000 di sesterzi) in generosi compensi ai militari e giochi favolosi, estorse danaro all'[[aristocrazia]] romana ed inaugurò un [[bordello]] di stato.
 
Stando alle fonti, Caligola, al culmine del suo regno, avrebbe voluto essere proclamato Dio. Dopo aver depauperato le finanze dello [[Stato]] in generosi compensi ai militari e giochi favolosi, estorse danaro all'[[aristocrazia]] romana ed inaugurò un [[bordello]] di stato. Si dice anche che avesse una straordinaria passione per il suo cavallo, che rispondeva al nome "Incitato". Un aneddoto molto noto narra che lo nominò [[Senato (storia romana)|Senatore]] ed intendesse nominarlo [[Console (storia romana)|Console]].
 
Nel [[39]] Caligola represse una rivolta fra le sue truppe nell'alto [[Reno]] e marciò verso la costa settentrionale della [[Gallia]], apparentemente intenzionato ad invadere la [[Bretagna]]. Invece ordinò alle truppe di scendere in acqua a cercare conchiglie, come ci racconta [[Svetonio]]; o più probabilmente lasciò perdere una spedizione male preparata.
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Quando fu assassinato, la moglie [[Milonia Cesonia]] e la loro figlia bambina, Giulia Drusilla, così chiamata in ricordo della sorella di Caligola da lui divinizzata alla morte, morirono con lui. A lui succedette lo zio [[Claudio (storia romana)|Claudio]].
 
== Fonti:==
 
Il problema delle fonti nel caso di Caligola è un problema complesso. Si tratta sicuramente di un personaggio discusso e politicamente avverso alla classe sociale o al ceto dal quale provenivano gli storiografi romani e greci che quindi nella sua descrizione non spiccano per oggettività.
 
Molte delle informazioni su Caligola provengono da fonti prevenute contro di lui, specialmente dallo storico [[Svetonio]] e [[Dione Cassio]]. Le fonti si concentrano inoltre più sui pettegolezzi che sulla politica del giovane imperatore, dandoci quindi una visione distorta e poco veritiera della sua figura.
 
Pochi sono i dati politici sicuri che ci sono noti, non c'è pervenuta infatti, la parte degli Annali di [[Tacito]] relativa al regno di Caligola. Anche se probabilmente lo storico romano si sarebbe schierato contro il giovane sovrano almeno ci avrebbe fornito utili informazioni sulla linea politica da esso adottatta, informazioni quasi del tutto assenti in [[Svetonio]] e [[Dione Cassio]].
 
[[Svetonio]] dedica 9 capitoli della sua biografia a Caligola principe e 39 a caligola mostro.
 
== Bibliografia:==