Foro Romano: differenze tra le versioni

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La valle del Foro, paludosa e inospitale, venne utilizzata tra [[X secolo a.C.|X]] e [[VII secolo a.C.]] come [[necropoli]] dei primi villaggi stanziati sulle colline circostanti. Secondo lo storico [[Tacito]] la piana del Foro come pure il vicino colle del [[Campidoglio]] furono aggiunti alla [[Roma quadrata]] ([[Palatino]]) di [[Romolo]] da [[Tito Tazio]].<ref>[[Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annales]]'', XII, 24.</ref>
 
[[Tito Livio]] ed altri autori antichi raccontano che, poco dopo la [[fondazione di Roma]], fu [[Battaglia del lago Curzio|combattuta nell'area del futuro ''foro romano'', una grande battaglia]] tra Romani e [[Sabini]]: la [[Battaglia del lago Curzio]]. Causa didello ciòscontro fu il tradimento della vergine [[vestale]], [[Tarpeia]], figlia del comandante della vicina rocca romana [[Tarpeia|Spurio Tarpeio]], la quale, corrotta con dell'oro da [[Tito Tazio]], fece entrare nella [[Campidoglio|cittadella fortificata]] sul [[Campidoglio]] un drappello di armati con l'inganno.<ref name="Livio1,11">[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', I.11; [[Dionigi di Alicarnasso]], VII, 35, 4; VIII, 78, 5; [[Floro]], ''Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC'', I, 1.12.</ref> L'occupazione dei Sabini della rocca, portò i due eserciti a schierarsi ai piedi dei due colli ([[Palatino]] e Campidoglio, proprio dove più tardi sarebbe sorto il ''foro romano''<ref>[[Plutarco]], ''Vita di Romolo'', 18, 4; [[Floro]], ''Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC'', I, 1.13.</ref>), mentre i capi di entrambi gli schieramenti incitavano i propri soldati alla lotta: [[Mevio Curzio|Mezio Curzio]] per i [[Sabini]] e [[Osto Ostilio|Ostio Ostilio]] per i Romani. Il campo di battaglia era circondato da molte colline, non offrendo alle due armate vie di fuga sufficienti o limitate zone per inseguire il nemico "in rotta".<ref>[[Plutarco]], ''Vita di Romolo'', 18, 3.</ref>
 
Si racconta che nel corso della battaglia, [[Romolo]], vedendo i suoi indietreggiare, invocò [[Giove (divinità)|Giove]] e gli promise in caso di vittoria un [[Tempio di Giove Statore (VIII sec a.C.)|tempio a lui dedicato]] (nei pressi del foro romano);<ref name="FloroI,1.13">[[Floro]], ''Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC'', I, 1.13.</ref> quindi si lanciò nel mezzo della battaglia riuscendo a contrattaccare fino ai luoghi dove, pochi anni più tardi, sarebbero sorti la cosiddetta [[Regia (Roma)|Regia]] ed il [[tempio di Vesta]].<ref name="Livio1,12">[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', I, 12.</ref><ref name="Plutarco18.7-9">[[Plutarco]], ''Vita di Romolo'', 18, 7-9.</ref>