Difficult to Cure: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Amirobot (discussione | contributi)
m r2.7.1) (Bot: Aggiungo: es:Difficult to Cure
Nessun oggetto della modifica
Riga 22:
'''''Difficult to Cure''''' è il quinto album in studio dei [[Rainbow (gruppo musicale)|Rainbow]].
 
Anche in questo disco si registra un nuovo cambio di formazione con Cozy Powell e Graham Bonnet che vennero rimpiazzati; il primo all'indomani dell'Epico concerto al primo Monsters Of Rock di Castle Donington del 1980 decise di lasciare a seguito di crescenti tensioni con Blackmore (''probabilmente simili a quelli che erano stati alla base dell'addio di Dio''), mentre Bonnett venne rimpiazzato quando la band era già in studio per volontà di Blackmore. Già allora Bonnett non era riuscito a convincere e soddisfare i gusti difficili del leader, e ciò nonostante una voce potenzialmente molto buona; esibizioni poco disciplinate, urli sguaiati e fuori tono ed un'ostinata pervicacia nel mantenere un look ''diverso'' da quello tipico delle Rock Band pre-punk avevano creato molto malumore, ma poi l'abuso di alcool spinse definitivamente Blackmore a liberarsi di lui, aprendo lo spazio perchè Ritchie perseguisse libero il suo desiderio di completare la trasformazione della band in un gruppo che suonava (Hard) Rock da USA FM e da Arena, leccato, rotondo e commerciale, cancellando ogni elemento di epicità ''europea'' che aveva fatto la storia e l'importanza della band. Lo stile A.O.R. in quei tempi dominava le classifiche ed i concerti negli Stati Uniti e i sostituti sicurament si attagliavano a questo ''disegno'': [[Bobby Rondinelli]] era un batterista tanto preciso e metronomico quanto monotono, ed assolutamente privo della potenza, dinamicità e personalità nel suono e nell'esecuzione che aveva Powell; [[Joe Lynn Turner]], ex cantante di un'oscura band, Fandango, era un tipico cantante AOR dal timbro neanche molto personale, vista la straordinaria somiglianza con lo stile vocale adottato in quegli anni da [[Lou Gramm]] nei [[Foreigner]], band che (''non a caso'') viveva in quegli anni il suo massimo splendore ed era indicata come la band per eccellenza dell'FM Rock USA.
Anche in questo disco si registra un nuovo cambio di formazione: infatti Powell e Bonnet ebbero qualche diverbio con Blackmore, e furono sostituiti rispettivamente da [[Bobby Rondinelli]] e da [[Joe Lynn Turner]]. Questo avvenne con la band in studio, e Turner dovette di conseguenza adattare la sua voce. La [[title track]] è basata sulla [[Sinfonia n. 9 (Beethoven)|nona sinfonia]] di [[Ludwig van Beethoven]].
Unico residuo, per quanto piuttosto banale, del passato delle origini della band fu la [[title track]], basata sulla [[Sinfonia n. 9 (Beethoven)|nona sinfonia]] di [[Ludwig van Beethoven]], di cui costituisce una versione Rock, che Blackmore ha voluto da lì in poi portar con sè sempre in tutti i concerti fino al 1997, quando abbandonò la scena Rock/Hard Rock per la sua svolta Reinassance/Pop dei [[Blackmore's Night]].
Il resto dei pezzi si caratterizzano per una attitudine commerciale tanto spiccata ([[I Surrender]] di Russ Ballard, [Magic]] di Brian Moran, e [[Freedom Fighter]]) quanto banale e mediocre nella composizione: unici sprazzi di Hard Rock di qualità e di melodia non banale o commerciale sono la opener [[Spotlight Kid]], il cui riff e impostazione e costruzione ha ispirato numerosissime hard bands (''il più famoso, nel 1984, quello degli Alcatrazz di Graham Bonnett & Yngwie Malmsteen, con la loro [[Jet To Jet]]''), lo splendido Hard-Blues post-Hendrixiano di [[Midtown Tunnel Vision]] e il toccante strumentale [[Vielleicht Das Nachste Mal (Maybe Next Time)]], in cui Blackmore riesce a far riemergere la sua vera anima e background musicale, quasi ofssero delle piccole ''enclave'' musicali all'interno di contesti e scelte musicali programmati con l'occhio alle charts (''ed al conto in banca'') delle FM Radios.
 
==Tracce==