Scipio Slataper: differenze tra le versioni
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|AnnoMorte=1915
|Attività=scrittore
|Attività2=
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Nazionalità=italiano
|PostNazionalità=
}}
==Biografia==
Di ascendenze italiane e [[Boemia|boeme]], come egli stesso lasciò scritto nella sua opera principale ''[[Il mio Carso]]''<ref>Fulvio Tomizza sottolinea le origini boeme dello scrittore che lo collocano fra gli autori triestini dotati di una propria inconfondibile specificità. Cfr. [[Fulvio Tomizza]], ''Destino di frontiera'', Marietti, Genova, 1992, pag. 41, citato da Afrodita Carmen Cionchin dell'Università degli Studi di Padova in [http://www.geocities.com/marin_serban/cionchin2004.html]</ref>, si trasferì a [[Firenze]] per studiare. Qui si laureò in Lettere, con una tesi su [[Henrik Ibsen|Ibsen]]. Essendo entrato in contatto negli anni universitari con i giovani letterati italiani che ruotavano attorno alla rivista ''[[La Voce (rivista)|La Voce]]'' fondata da [[Giuseppe Prezzolini]], vi collaborò assiduamente, pubblicando numerosi articoli.
Pur essendo stato inizialmente molto critico nei confronti delle tesi [[irredentismo|irredentiste]], allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] si arruolò volontario, come molti altri triestini, nel [[Regio Esercito|Regio esercito italiano]] raggiungendo il grado di [[sottotenente]] nel [[1º Reggimento "Granatieri di Sardegna"|1º Reggimento]] dei [[Brigata meccanizzata "Granatieri di Sardegna"|"Granatieri di Sardegna"]]<ref name = anget/> e morì al fronte combattendo sul [[Battaglia del Podgora|monte Podgora]] (toponimo sloveno della località ''Piedimonte del Calvario'', ora nel comune di [[Gorizia]]). Per il suo sacrificio gli fu concessa la [[medaglia d'argento al valor militare]]<ref name = anget>http://www.angetitalia.it/Sede%207%C2%B0%20Trasm.htm</ref>
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Infine bisogna ricordare le lettere ''[[Alle tre amiche]]'', che nelle intenzioni di Slataper sarebbero dovute essere la base per un nuovo romanzo, il seguito de ''[[Il mio Carso]]''. Furono pubblicate postume dall'amico [[Giani Stuparich]].
===Pubblicazioni postume
*''Ibsen'' (con introduzione di A.Farinelli), ed. Bocca, Torino, 1917
*''Scritti letterari e critici'' (raccolti da [[Giani Stuparich]]), " La Voce", Roma, 1920
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{{Portale|biografie|letteratura}}
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
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