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Il '''''Septemberprogramm''''' (''
Il piano non è mai stato ufficialmente adottato o messo in pratica, ed è stato scoperto solo molto tempo dopo la guerra dallo storico [[Fritz Fischer]], che ha concluso che gli obiettivi espansionistici della Germania fossero i motivi per cui entrò in guerra. Tale interpretazione è stata molto controversa<ref>Fritz Fischer, ''Germany's Aims in the First World War'' (1967).</ref>.
L'opinione generale è che si trattasse più di un documento di discussione che non una politica di governo formalmente adottata.
== Obiettivi di guerra ==
* Annessione del [[Lussemburgo]].
* Disabilitazione della Francia con un paralizzante [[indennità di guerra]] di 10 miliardi di marchi per la Francia, con ulteriori pagamenti per coprire i fondi per i veterani e per pagare tutto il debito nazionale esistente della Germania.
* Cessione di parte del territorio settentrionale, come il [[Briey]] produttore di acciaio e di una fascia costiera da [[Dunkerque]] a [[Boulogne-sur-Mer]]. L'economia francese avrebbe dovuto dipendere dalla Germania e tutti gli scambi commerciali con l'impero britannico avrebbero dovuto cessare. La Francia sarebbe stata parzialmente disarmata con la demolizione delle sue fortezze settentrionali.
* Trasformare il [[Belgio]] e i [[Paesi Bassi]] in [[stati satellite]], se non addirittura annettere tutto il Belgio. Parti del Belgio sarebbero state annesse alla Prussia e al Lussemburgo. Germania avrebbe mantenuto basi militari e navali in Belgio ed eventualmente nei Paesi Bassi, che sarebbero stati governati sotto la direzione tedesca.
* Abolizione degli stati neutrali sui confini della Germania.
* Creazione di una associazione [[Mitteleuropa|mitteleuropea]] economica dominata dalla Germania, ma apparentemente egualitaria. Tra i suoi membri sarebbero stati inclusi gli appena creati [[stati-cuscinetto]] ritagliati a ovest dell'Impero russo come la [[Regno di Polonia (1916-1918)|Polonia]], che sarebbero rimasti sotto la sovranità tedesca "per sempre"<ref>Tuchman, op cit., p.315.</ref>.
* Espansione dell'impero coloniale tedesco con la creazione, innanzi tutto, di una colonia tedesca contigua in Africa centrale a spese delle colonie francesi e belghe. Presumibilmente, lasciando aperta l'opzione per i futuri negoziati con la Gran Bretagna, non sarebbero state prese colonie britanniche, ma l'"egemonia intollerabile" della Gran Bretagna negli affari mondo sarebbe stata giunta alla fine.
Il "piano di settembre" venne redatto da [[Kurt Riezler]], un membro dello staff dell'ufficio del Cancelliere<ref>Wayne C. Thompson, ''In the Eye of the Storm: Kurt Riezler and the Crises of Modern Germany'' (1980). pp 98-99</ref>. Fu una proposta in discussione ma venne fortemente osteggiata da potenti elementi politii in Germania e non venne mai adottato. Lo storico Raffael Scheck ha affermato che: "Il governo, infine, non si è impegnato in nulla. Aveva ordinato il programma di settembre come un'audizione informale al fine di conoscere l'opinione delle élite economiche e militari"<ref> See [http://www.colby.edu/personal/r/rmscheck/GermanyC2.html Raffael Scheck, ''Germany 1871–1945: A Concise History'' (2008)]</ref>.
== Bibliografia ==
* [[Fritz Fischer]], ''Germany's Aims in the First World War''
== Note ==
{{References}}
{{Portale|Germania|guerra|storia}}
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