Fucino: differenze tra le versioni
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===Nuove problematiche===
{{quote|In capo a tutti c'è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dire ch'è finito.|Fontamara - Ignazio Silone}}
Sebbene la gloria di Torlonia e del suo operato ebbe echi anche fuori Italia, molti non erano contenti, e i problemi iniziarono ben prima del termine dei lavori: i paesi che giacciono sulla sponda del Liri intentarono una lite contro la ''Società'' perché, aumentando la portata del loro fiume, erano peggiorate le inondazioni in inverno<ref>[http://books.google.it/books?id=NLoSAAAAYAAJ&pg=PA320-IA2&dq=torlonia+societ%C3%A0+anonima+napoletana&hl=it&ei=Mp1jTPGuJdG6jAeiop2zCQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CDMQ6AEwAQ#v=snippet&q=rimeritare&f=false Rivista contemporanea]</ref>. I proprietari terrieri che avevano visto inondare le proprie terre con le piene degli ultimi vent'anni volevano rientrarne in possesso. Torlonia fece collocare numerose statue della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] in [[ghisa]] per segnare i limiti del lago e quindi della proprietà.
I pescatori dei paesi che si affacciavano sul lago erano ora rimasti senza lavoro, producendo una nuova povertà. Occorreva trasformare le famiglie di [[pescatori]] in comunità contadine. Molti abitanti di tali luoghi inoltre non volevano coltivare il fondo del lago rubato alle acque, nella paura della [[malaria]] e di nuove e più aggressive inondazioni, e infatti vennero accolte immigrazioni di braccianti da [[Romagna]] e [[Marche]], in particolar modo.
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