Augustin Avrial: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = . Fu una personalità della [[Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]]
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Figlio del fabbro Bernard Avrial e di Victoire Barthèz, diviene operaio meccanico. Si arruola nell'esercito del [[Secondo Impero]] dal [[1859]] al [[1865]], quando viene congedato col grado di sergente. Dal [[1867]] si stabilisce a [[Parigi]], aderendo alla [[I Internazionale]]. Tra i fondatori della camera sindacale degli operai meccanici, è arrestato il [[30 aprile]] [[1870]] e condannato al carcere, da cui è liberato alla proclamazione della [[III Repubblica|Repubblica]], il [[4 settembre]].
 
Comandante del 60°º battaglione della guardia nazionale, il [[18 marzo]] [[1871]] organizza a [[Montmartre]] la resistenza al tentativo del governo Thiers di sottrarre i cannoni dei comunardi. Il [[26 marzo]] è eletto al Consiglio della Comune dall'[[XI arrondissement di Parigi|XI arrondissement]] e diviene membro della Commissione Lavoro e Scambio il [[29 marzo]], della Commissione esecutiva il [[10 aprile]] e della Commissione Guerra il [[21 aprile]]. Vota contro l'istituzione del Comitato di salute pubblica.
 
Durante la «Settimana di sangue», organizza la difesa del quartiere Château-d'Eau, e alla caduta della Comune si rifugia a [[Londra]], mentre il tribunale lo condanna a morte in contumacia. Dal [[1874]], nell'[[Alsazia]] tedesca, dirige un'officina meccanica, fondata con [[François Jourde]] e [[Camille Langevin]], ma è espulso nel [[1876]] e si stabilisce a [[Ginevra]], dove collabora con [[Élie Reclus|Élie]] ed [[Elisée Reclus]], con [[Arthur Arnould|Arnould]] e con [[Gustave Lefrançais|Lefrançais]] alla rivista socialista ''Le Travailleur''.