Etna: differenze tra le versioni

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{{quote|... la colonna del cielo, l’Etna ricoperta di neve, nutrice di ghiacci perenni e pungenti.|[[Pindaro]], ''Pitica I'' 470 a. C.}}
[[File:Etna 3D version1.gif|250px|right|thumb|Restituzione grafica 3D dell'Etna.[[File:Etna 3d version2.gif]]]]
 
L’'''Etna''' (''Mungibeddu'' o ''<nowiki>'</nowiki>a Muntagna'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un complesso [[Vulcano (geologia)|vulcanico]] [[sicilia]]no originatosi nel [[Quaternario]] ed ancora attivo. Con le diverse eruzioni ad esso connesse ha modificato incessantemente il paesaggio, minacciando spesso le diverse comunità umane che nei millenni si sono insediate intorno ad esso. La sua superficie è caratterizzata da una ricca varietà di ambienti che alterna paesaggi urbani, folti [[bosco|boschi]] che conservano diverse specie botaniche [[Endemismo|endemiche]] ad aree desolate ricoperte da [[roccia vulcanica]] e periodicamente soggette ad innevamento alle maggiori quote.
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== Etimologia e leggende ==
[[File:Etna smoke seen from space.jpg|300px250px|thumb|leftright|L'Etna fotografato da nord-ovest nell'ottobre 2002 da un [[satellite artificiale]]. La coltre di fumo scuro è la cenere espulsa dal vulcano, che ha causato più volte la chiusura degli aeroporti di [[Catania]] e [[Reggio Calabria]].]]
[[File:Etna casa.JPG|150px|thumb|left|L’Etna visto da sud-ovest]]
 
Il nome Etna potrebbe risalire alla [[pronuncia del greco antico]]<ref>itacista</ref> del toponimo [[Aitna]] (Aἴτνα-ας), nome che fu anche attribuito alle città di [[Catania]] e [[Inessa]], che [[etimologia|deriva]] dalla parola [[lingua greca|greca]] ''aitho'' (''bruciare'') o dalla parola [[lingua fenicia|fenicia]] ''attano'' (''fornace''). L'Etna era conosciuto nell'[[età romana]] come ''Aetna''. Gli [[Arabi]] si riferivano ad essa come la montagna ''Jabal al-burkān'' o ''Jabal Aṭma Ṣiqilliyya'' ("vulcano" o "montagna somma della Sicilia"); questo nome fu più tardi mutato in ''Mons Gibel'' cioè: la montagna due volte (dal latino mons "monte" e dall'arabo Jebel (جبل) "monte") proprio per indicarne la sua maestosità. Il termine Mongibello rimase di uso comune praticamente fin quasi ai nostri giorni (ancora oggi qualche anziano chiama l'Etna in questa maniera). Secondo un'altra teoria il nome Mongibello deriva da ''Mulciber (qui ignem mulcet)'', uno degli epiteti con cui veniva chiamato, dai latini, il dio [[Vulcano (divinità)|Vulcano]], che serviva a placare la forza distruttiva dell'Etna. Le popolazioni etnee, per indicare l'Etna, usano a volte il termine gergale '' 'a muntagna'' semplicemente nel suo significato di montagna per antonomasia.<br />
Oggi il nome Mongibello indica la parte sommitale dell'Etna; l'area dei due crateri centrali, nonché i crateri sud-est e nord-est.
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== La genesi del vulcano Etna ==
[[File:Etna 3D version1.gif|250px|right|thumb|Restituzione grafica 3D dell'Etna.[[File:Etna 3d version2.gif]]]]
Come tutti i vulcani l'Etna si è formato nel corso dei millenni con un processo di costruzione e distruzione iniziato intorno a 600.000 anni fa, nel [[Quaternario (geologia)|Quaternario]]. Al suo posto si ritiene vi fosse un ampio [[golfo]] nel punto di contatto tra la [[tettonica a zolle|zolla]] [[Europa|euro]]-[[asia]]tica a [[nord]] e la zolla [[Africa]]na a [[sud]], corrispondente alla catena dei monti [[Peloritani]] a settentrione e all'[[Monti Iblei|altopiano Ibleo]] a meridione. Fu proprio il colossale [[attrito]] tra le due zolle a dare origine alle prime [[eruzione vulcanica|eruzioni]] sottomarine di [[lava]] [[basalto|basaltica]] fluidissima con la nascita dei primi coni vulcanici, al centro del golfo primordiale detto pre-etneo. Si ritiene che tra 200.000 e {{formatnum:100000}} anni fa questi coni entrarono in una nuova fase di attività eruttiva emettendo lave di altro tipo, alcalo-basaltiche.
 
[[File:Etna smoke seen from space.jpg|300px|thumb|left|L'Etna fotografato da nord-ovest nell'ottobre 2002 da un [[satellite artificiale]]. La coltre di fumo scuro è la cenere espulsa dal vulcano, che ha causato più volte la chiusura degli aeroporti di [[Catania]] e [[Reggio Calabria]].]]
Il principale dei coni, che viene denominato dagli studiosi Monte Calanna, è oggi inglobato al di sotto del vulcano. Cessata l'attività di questo, circa ottantamila anni fa entrò in eruzione un nuovo complesso di coni vulcanici, detto Trifoglietto, più ad ovest del precedente, che a dispetto del grazioso nome fu un vulcano estremamente pericoloso, di tipo [[esplosione|esplosivo]], come ad esempio il [[Vesuvio]] e [[Vulcano (vulcano)|Vulcano]] delle isole [[Eolie]], che emetteva lave di tipo molto [[viscosità|viscoso]]. L'attività vulcanica si spostò poi ancor più ad ovest con la nascita di un ulteriore bocca vulcanica a cui vien dato il nome di Trifoglietto II. Il sistema collassò circa {{formatnum:64000}} anni fa dando origine all'immensa [[caldera]] detta [[Valle del Bove]] profonda mille metri e larga cinquemila. Il collasso del vulcano che con le sue eruzioni ormai aveva riempito quasi del tutto il golfo preesistente, portò ad un lungo periodo durato circa {{formatnum:30000}} anni in cui si alternavano fasi di effusione lavica basaltica a fasi esplosive violente con formazione di [[tufo (roccia)|tufi]] e altri prodotti piroclastici; al termine del periodo, un nuovo grande cono laterale, ancora più ad ovest, entrò in attività. Era nato il Mongibello, che è quello che forma il complesso ancor oggi in attività.
 
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== L'attività vulcanica dell'Etna ==
{{Vedi anche|Eruzioni dell'Etna}}
[[File:Etnasudest.jpg|thumb|right|250250px|Canale lavico sull'Etna]]
L'Etna è un vulcano attivo. A differenza dello [[Stromboli]] che è in perenne attività e del [[Vesuvio]] che alterna periodi di quiescenza a periodi di attività parossistica esso appare sempre sovrastato da un pennacchio di fumo. A periodi abbastanza ravvicinati entra in eruzione iniziando in genere con un periodo di [[degassamento]] ed emissione di [[cenere]] vulcanica a cui fa seguito un'emissione di [[magma]] abbastanza fluido all'origine. Talvolta vi sono dei periodi di attività stromboliana che attirano folle di visitatori d'ogni parte del mondo per via della loro spettacolarità. In genere le eruzioni dell'Etna pur fortemente distruttive delle cose, non lo sono per le persone se si eccettuano i casi fortuiti o di palese imprudenza come quello dell'improvvisa esplosione di massi del [[1979]] che uccise nove turisti e ne ferì una decina di altri avventuratisi fino al cratere appena spento. A memoria storica si ricordano centinaia di eruzioni di cui alcune fortemente distruttive.
 
=== Eruzioni notevoli in periodo storico ===
[[File:Etna Colataeruzione Lavica1669 2002platania.JPGjpg|thumb|right|250px|Colata lavicaL'eruzione del 20021669 asecondo [[LinguaglossaGiacinto Platania]].]]
[[File:Etna cima.JPG|thumb|250px|La cima dell'Etna, in basso i resti di un rifugio ricoperto dalla colata del 2002]]
L'eruzione più lunga a memoria storica è quella del luglio [[1614]]. Il fenomeno durò ben dieci anni ed emise oltre un miliardo di metri cubi di [[lava]], coprendo 21 chilometri quadrati di superficie sul versante [[nord|settentrionale]] del [[vulcano]]. Le colate ebbero origine a quota 2550 e presentarono la caratteristica particolare di ingrottarsi ed emergere poi molto più a valle fino alla [[Altitudine|quota]] di 975 m s.l.m., al di sopra comunque dei centri abitati. Lo svuotamento dei condotti di [[Tunnel di lava|ingrottamento]] originò tutta una serie di [[grotta|grotte]] laviche, oggi visitabili, come la [[Grotta del Gelo]] e la [[Grotta dei Lamponi]].
 
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Nel [[1892]] un'altra eruzione portò alla formazione, a circa 1800&nbsp;m di quota, del complesso dei [[Monti Silvestri]].
[[File:Etna eruzione 1669 platania.jpg|thumb|left|300px|L'eruzione del 1669 secondo [[Giacinto Platania]]]]
Nel [[1928]], ai primi di novembre, iniziò l'eruzione più distruttiva del XX secolo. Essa portò, in pochi giorni, alla distruzione della cittadina di [[Mascali]]. La colata fuoriuscì da diverse bocche laterali sul versante orientale del vulcano e minacciò anche [[Sant'Alfio (Italia)|Sant'Alfio]] e Nunziata.
 
L'eruzione del 5 aprile del [[1971]] ebbe inizio a quota 3050 da una voragine dalla quale l'emissione di prodotti piroclastici formò l'attuale cono sub-terminale di Sud-est. Vennero distrutti l'[[osservatorio]] Vulcanologico e la [[Funivia]] dell'Etna. Ai primi di maggio si aprì una lunga fenditura a quota 1800m s.l.m. che raggiunse [[Fornazzo]] e minacciò [[Milo (Italia)|Milo]]. La lava emessa fu di 75 milioni di metri cubi.
[[File:Etnasudest.jpg|thumb|right|250|Canale lavico sull'Etna]]
L'eruzione del [[1981]] ebbe inizio il [[17 marzo]] e si rivelò abbastanza minacciosa: in appena poche ore si aprirono fenditure da quota 2550 via via fino a 1140. Le lave emesse, molto fluide, raggiunsero e tagliarono la [[Ferrovia Circumetnea]]; un braccio si arrestò appena 200 metri prima di [[Randazzo]]. Il fronte lavico tagliò la [[strada]] [[provincia]]le e la [[Ferrovia Taormina-Alcantara-Randazzo]] delle [[Ferrovie dello Stato]], proseguendo fino alle sponde del fiume [[Alcantara (fiume)|Alcantara]]. Si temette la distruzione della pittoresca e fertile [[Valle dell'Alcantara|vallata]], ma la furia del vulcano si arrestò alla quota di 600&nbsp;m.
 
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== Turismo e ambiente ==
{{vedi anche|Parco dell'Etna}}
[[File:Etna Colata Lavica 2002.JPG|thumb|250px|Colata lavica del 2002 a [[Linguaglossa]].]]
 
[[File:Etna cima.JPG|thumb|250px|La cima dell'Etna, in basso i resti di un rifugio ricoperto dalla colata del 2002.]]
Il territorio del vulcano è suddiviso in ambienti differenti per morfologia e tipologia. Coltivato fino ai mille metri s.l.m. e fortemente urbanizzato sui versanti est e sud si presenta selvaggio e brullo soprattutto dal lato ovest dove dai mille metri in poi predominano le "sciare", specie nella zona di [[Bronte (Italia)|Bronte]]. Poco urbanizzato, ma di aspetto più dolce il versante nord con il predominio dei boschi al di sopra di [[Linguaglossa]]. Il versante est è dominato dall'aspetto inquietante della Valle del Bove sui margini della quale si inerpicano i fitti boschi. Al di sopra dei 1000&nbsp;m, in inverno, è presente la [[neve]] che spesso dura fin quasi all'estate. Questa è raggiungibile agevolmente dai versanti sud e nord.
Di conseguenza sull'Etna si trovavano anche due stazioni [[sci]]istiche la cui particolarità è quella di poter sciare sulla neve potendo osservare il mare. Da quella Sud del ''Rifugio Sapienza'', nel territorio di [[Nicolosi]], è possibile ammirare tutto il golfo di Catania e la valle del [[Simeto]]. Nelle piste a Nord, quelle di Piano Provenzana in territorio di [[Linguaglossa]], lo scenario che si apre d'innanzi comprende [[Taormina]] e le coste della [[Calabria]].