Repubbliche marinare: differenze tra le versioni
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Dopo la caduta di [[Costantinopoli]] durante la [[IV Crociata]] nel [[1204]], Ragusa cadde sotto il dominio della [[Repubblica di Venezia]], dalla quale ereditò gran parte delle sue istituzioni. Il dominio veneto si prolungò per un secolo e mezzo, determinando l'assetto istituzionale della futura repubblica, con la comparsa del Senato ([[1252]]) e l'approvazione dello Statuto Raguseo ([[9 maggio]] [[1272]]). Nel [[1358]], in seguito ad una guerra con il Regno d'[[Ungheria]], Venezia fu costretta a rinunciare, con la [[pace di Zara]], a gran parte dei suoi possedimenti in Dalmazia. Ragusa si diede volontariamente come vassallo al Regno di [[Ungheria]], da cui ottenne il diritto di autogoverno in cambio del vincolo di assistenza con la propria flotta e del pagamento di un tributo annuale. Ragusa venne fortificata e dotata di due porti. La ''Communitas Ragusina'' iniziò a chiamarsi ''Respublica Ragusina'' a partire dal [[1403]].
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Basando la sua prosperità sul commercio marittimo, Ragusa divenne la maggiore potenza dell'[[Adriatico]] meridionale e giunse a rivaleggiare con la Serenissima Repubblica di Venezia. Per secoli Ragusa rimase alleata dell'altra repubblica marinara adriatica rivale di Venezia: [[Ancona]]. Questa alleanza permise alle due città poste sulle sponde opposte dell'Adriatico di resistere ai tentativi della Serenissima di rendere l'[[Adriatico]] un "Golfo veneziano", cioè di controllare direttamente o indirettamente tutti i porti adriatici. Ancona e Ragusa svilupparono una via commerciale alternativa a quella veneziana (Venezia-[[Germania]]-[[Austria]]): tale via iniziava dall'Oriente, passava per Ragusa ed Ancona, poi interessava [[Firenze]] per giungere infine nelle [[Fiandre]].
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